PESARO – «È da qui che si riparte: dai luoghi di lavoro e della fatica» ha detto il sindaco Matteo Ricci nell’aprire gli interventi della Assemblea elettiva della Cna di Pesaro e Urbino che si è svolta stamattina. «È da qui che si crea la possibilità di rinascita del nostro Paese dopo 15 mesi drammatici, che nessuno immaginava di vivere, nei quali abbiamo perso tanti cari e vissuto tanto dolore. Il nostro territorio è stato fortemente colpito, soprattutto durante la prima ondata: senza l’aiuto di città vicine come Cesena e Ravenna, avremmo avuto anche noi file di salme portate via dai militari» ha detto Ricci.
Vaccinazione
«Abbiamo davanti a noi un’estate molto bella da vivere e dei mesi che potrebbero essere entusiasmanti. Ma dipende da noi. Dobbiamo continuare a vaccinarci, perché la partita non è finita. Abbiamo vinto il primo tempo – con l’abbattimento della mortalità e con la difesa dei più fragili – ora dobbiamo conquistare il secondo: l’immunità di gregge. Solo quando avremo il 70% di popolazione vaccinata potremmo tirare un sospiro di sollievo».
I presupposti di una ripresa consistente e dinamica
«Ogni volta che c’è una liberazione, alla sofferenza e al dramma segue un momento di euforia. Lo stiamo già percependo, e i dati economici, migliori di quelli attesi, lo dimostrano. Sono particolarmente fiducioso. Nel 2008-2009 la crisi economica sterminò centinaia di quelle piccole-medie imprese, la nostra spina dorsale, e fece sparire, tra l’altro, la banca del territorio. Nella crisi attuale vedo invece i presupposti di una ripresa molto più consistente e dinamica».
A partire dal mattone: «Le persone hanno riscoperto il valore della casa; il settore dell’arredamento non si è mai fermato; la meccanica sta andando abbastanza bene, così come la nautica».
Parola d’ordine velocità.
I settori più colpiti: commercio e turismo. «Speriamo che l’Italia vinca gli Europei: festeggiare gli azzurri e avere Mancini come testimone della Regione ci darà una visibilità tremenda». Meno ottimista, Ricci, sul commercio, «perché sono cambiate le dinamiche; le persone si sono abituate a comprare online e questo comporta l’apertura di nuovi scenari. Anche in tema di tutela del lavoro», ha sottolineato il sindaco nel ricordare l’operaio ucciso mentre picchiettava.
«Non c’è più il lavoro fisso per nessuno, neanche nelle banche o nelle imprese di famiglia che sembravano intoccabili. Gli unici a uscire fuori tutelati da questa fase economiche sono stati – nel macro – i grandi redditi; nel micro – i dipendenti pubblici. È anche per questo che ho chiesto al personale del Comune di rientrare subito in presenza: lo smart working ha ridotto la produttività nel pubblico».
Un intervento spinto anche da nuovi ingressi: «Faremo nuove assunzioni. L’Amministrazione deve aiutare le imprese che vogliono investire, in particolare supportando l’edilizia. Un settore in movimento grazie agli incentivi, in particolare, agli ecobonus capace di trainarne altri e creare posti di lavoro».
Parola d’ordine velocità
Il primo cittadino è poi passato a parlare di lavori pubblici: «Sono molto preoccupato: in 12 anni da amministratore il problema sono sempre state le risorse. Ora i soldi ci sono ma temo che, con le regole attuali, non riusciremo a cogliere le opportunità straordinarie offerte dal Recovery Plan. Dobbiamo spendere subito le risorse. In Italia per fare un’opera da 1 milione di euro ci vogliono 5 anni. Per una da 5 ce ne vogliono 15. Per questo la parola d’ordine deve essere velocità: se non riusciremo a mettere a terra queste risorse perderemo un’opportunità storica per la rinascita».
Ospedale nuovo
È necessario da subito investire, «penso in particolare al nostro ospedale, è passato un anno. Non si possono tenere risorse ferme così, è un peccato mortale in questo momento storico – ha aggiunto Ricci rivolgendosi al presidente della Regione Francesco Acquaroli -. Mettiamo da parte le divisioni politiche e spingiamo al massimo l’acceleratore sugli investimenti pubblici. Sono queste le risorse che possono fare la differenza se unite a quella fatica, dedizione, rischio e spirito imprenditoriale che voi imprenditori e la Cna, continuate a portare avanti nonostante tutte le grandi difficoltà».
Ha concluso il sindaco prima di rivolgere un «in bocca al lupo ai nuovi incaricati della Cna, al direttore e al presidente”.