PESARO – Il gruppo regionale di M5s incalza la giunta marchigiana riguardo al sistema territoriale di emergenza-urgenza nell’Area Vasta 1. «Riteniamo necessario un quadro preciso e dettagliato sull’attuale stato delle cose – afferma la capogruppo Marta Ruggeri – e in particolare sull’attivazione delle nuove Potes a Fermignano, Frontone e Terre Roveresche. Sarebbe un errore imperdonabile accumulare ritardi, dopo che negli ultimi anni la sanità pubblica, soprattutto nell’entroterra, è stata sottoposta a uno smantellamento progressivo».
Dunque Ruggeri e la consigliera regionale Simona Lupini interrogano il presidente Francesco Acquaroli e l’assessore Filippo Saltamartini riguardo a un servizio nevralgico: la sua tempestività può fare la differenza fra la vita e la morte. «Le postazioni Potes del 118 – afferma Ruggeri – sono un servizio diffuso e come tale anche un indicatore importante sull’attuazione di un principio irrinunciabile qual è l’eguale accesso alla sanità pubblica, che si tratti di chi viva sulla costa oppure abiti nell’entroterra. È arrivato il momento che questo principio, del tutto disatteso negli ultimi anni, sia affermato in pratica, senza rinvii o dilazioni, e non soltanto negli intenti».
La prima richiesta rivolta alla giunta marchigiana è di chiarire quante siano (e dove) le Potes in servizio nell’Area Vasta 1 e quale sia la dotazione di medici, infermieri e volontari. Il gruppo dei 5 Stelle chiede inoltre a quale punto si trovino tanto le procedure per attivare le nuove postazioni, previste a Fermignano, Frontone e Terre Roveresche, quanto il relativo affidamento dei servizi. «Da chiarire infine – conclude la capogruppo Ruggeri – se e quante delle tre Potes saranno formate da soli volontari, se le loro attivazioni avranno conseguenze sulle postazioni già in essere e se nell’Area Vasta 1 siano presenti, e dove, auto mediche per il supporto ai mezzi di soccorso».
L’interrogazione di Ruggeri e Lupini ricorda tra le altre cose che il 5 agosto 2020 è stato inaugurato il Centro salute Terre Roveresche, dov’è prevista la Potes-118, e che l’Area Vasta 1 intende individuare gli infermieri necessari ad attivarla attraverso un avviso di mobilità interno emesso il 5 marzo scorso.