PESARO – Non è bastata la stretta su ristoranti, bar, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, piadinerie, rosticcerie, palestre, scuole di danza, cinema teatri e luoghi dello spettacolo. Ora la CNA di Pesaro e Urbino è estremamente preoccupata dalle indiscrezioni filtrate attraverso i mezzi di comunicazione su alcuni provvedimenti contenuti nel Dpcm che si appresta a varare il presidente del Consiglio.
“In particolare – dice la CNA – ci allarmano le voci relative a una stretta sul settore dei servizi alla persona, a cominciare dai servizi di acconciatura ed estetica. Finora, infatti, questi artigiani hanno rispettato in maniera sistematica e continua i protocolli di sicurezza fissati dalle autorità pubbliche, in molti casi rendendoli ancora più stringenti. Non è un caso che non abbiano rappresentato una fonte di contagio”.
Ed ancora: “Pare francamente assurdo, pertanto, che questa categoria, già penalizzata in maniera pesante dalle restrizioni sociali e dal forte calo dei consumi, possa essere punita di nuovo e senza motivazioni oggettive. CNA chiede quindi che il Governo fughi questi timori evitando atti punitivi e ingiustificati verso una incolpevole categoria di artigiani che crea occupazione e forma sul campo lavoratori senza nulla in cambio”.
La CNA chiede, inoltre, che qualsiasi restrizione inserita nel nuovo Dpcm, territoriale od oraria, permetta il libero svolgimento delle attività lavorative”.