FANO – Proseguono i controlli sulla filiera della pesca da parte della Guardia Costiera di Fano che, nella giornata di ieri, ha proceduto al sequestro di circa 350 chilogrammi di vongole (denominazione scientifica Chamelea Gallina), irregolarmente pescate da alcune vongolare facenti porto base a Fano.
Nel corso dei controlli allo sbarco del pescato, svolti alle prime luci dell’alba, i Militari della Guardia Costiera, hanno accertato, a bordo di quattro vongolare, la presenza di prodotto ittico superiore alla quantità consentita dai Regolamenti Comunitari e dalle vigenti normative nazionali, destinata presumibilmente alla vendita fuori Regione con elusione dei sistemi di controllo sanitari e di preservazione della specie ittica.
Ai trasgressori sono state elevate sanzioni amministrative per un totale di 16.000 (sedicimila) euro, nonché la sanzione accessoria del sequestro del prodotto ittico eccedente la quantità consentita che, dichiarato vivo e vitale da parte dei sanitari del Servizio Veterinario dell’A.S.U.R. Marche, è stato successivamente rigettato in mare sotto la supervisione dei Militari della Motovedetta C.P. 708.
Nel corso della stessa giornata i Militari della predetta Motovedetta C.P. 708 hanno effettuato un altro sequestro amministrativo di due attrezzi da pesca, nello specifico “nasse” che erano state posizionate illecitamente da ignoti all’interno dello specchio acqueo del porto turistico di Fano, creando un potenziale pericolo per la sicurezza della navigazione, nonché contravvenendo alla normativa nazionale vigente inerente la pesca in zona e tempi vietati.
Le operazioni di controllo della Guardia Costiera sono il frutto di una costante attività investigativa intesa a contrastare il commercio illegale del prodotto ittico e la pesca abusiva, per la salvaguardia dell’ecosistema marino e della salute pubblica.