PESARO – L’ironia miscelata alla passione per l’arte e cultura. Con questa formula – scandita dalla cadenza inconfondibile e dai video rilanciati su facebook dalla spiaggia di Cattolica – il bagnino Lorenzo Ercoles ha conquistando dal nulla la rete. Promuovendo il territorio. Così il sindaco Matteo Ricci è andato a «casa sua», nell’ormai celeberrimo Bagno Marcello 76. Proponendogli una sorta di ‘asse’ comune, nel segno della ‘marchignolità’. Perché «Lorenzo è un ragazzo eccezionale. E a Pesaro ne avrei bisogno come il pane. Però lui non promuove solo Cattolica ma un territorio intero. Lo sto facendo in modo del tutto innovativo. Per questo sono venuto qui e so che qualche idea ce l’ha. Viva Cattolica, viva Pesaro e viva i marchignoli», evidenzia il sindaco. Il bagnino non si fa pregare: «Ricci è venuto a cercarmi. Pesaro non è mica come Cattolica, ha quasi 100mila abitanti. Vuole fare il gemellaggio. Il ‘manifesto della marchignolità’ è una roba bellissima. Dobbiamo essere uniti come i pompieri. Abbiamo fatto uno scambio culturale: io gli ho portato la piada con crudo e squacquerone, lui si è presentato con la pizza Rossini. Allora io gli ho dato anche ‘Romagna mia’, lui ha contraccambiato con l’ouverture del Guglielmo Tell. Un capolavoro dal tocco divino: ascoltatelo tutti». Poi Lorenzo insiste: «Dimostro di essere pesarese come mio zio, che diceva a tavola ‘lascia gì’. Adesso Ricci deve dire: ‘La pida se parsot la pis un po’ ma tot’ per diventare marchignolo» Il sindaco ci prova «ma dobbiamo migliorare», commenta il bagnino. «Ti aspettiamo presto a Pesaro», l’invito di Ricci.
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