URBINO – Hanno preso il via questa mattina, nel gazebo allestito accanto all’ingresso di Via Saffi, 2 i test sierologici su base volontaria proposti al personale dell’Università di Urbino per valutare la presenza di anticorpi contro il SARS-Cov-2.
“La risposta è stata incredibilmente positiva” ha commentato il professor Mauro Magnani, Presidente della Scuola di Scienze Biologiche e Biotecnologiche dell’Ateneo che ospita il Laboratorio di Biologia Molecolare dell’ateneo che sta eseguendo i test. “Abbiamo già più di 250 prenotazioni tra personale tecnico amministrativo e docenti, perciò sono state programmate una serie di date nelle quali saranno svolti circa 50 test al giorno: le prossime saranno giovedì 25, lunedì 29 e martedì 30 giugno, poi altre nel mese di luglio. Il test sierologico è semplice e non invasivo: si tratta di una micropuntura su un polpastrello che produce una piccola goccia di sangue e che entro 15 minuti valuta l’eventuale presenza di anticorpi contro il virus. In caso di risposta positiva il medico, nella stessa giornata, esegue un tampone che viene analizzato nel laboratorio di Fano da parte delle nostre ricercatrici Anna Casabianca e Chiara Orlandi. Si tratta di un test qualificato come dispositivo medico certificato, riconosciuto anche da una delibera della Giunta Regionale delle Marche”.
Per l’Ateneo si tratta di una operazione importante non solo verso il personale ma anche nei confronti della città, volta a rassicurare tutto l’ambiente e gli studenti che si apprestano a tornare a Urbino, come pure le loro famiglie. Un lavoro organizzato dall’ufficio Prevenzione e Protezione diretto da Oliviero Gessaroli che garantisce l’effettuazione dei test grazie al dottor Nicola Nardella di Asur Marche e al personale di Uniurb Emanuela Polidori, Roberta Saltarelli, Eugenio Grassi, Serena Benedetti, Giuseppe Piatti, Paola Ceccaroli, Serena Maggio e Caterina Ciacci.
Un test che esplicita al meglio il ruolo di Terza Missione dell’Ateneo: la convenzione stipulata tra Università Carlo Bo e Confindustria Marche Nord ha offerto infatti a molte aziende del territorio la possibilità di eseguire i test rapidi al proprio personale e di farli analizzare al laboratorio di Uniurb di Fano. “In effetti le aziende stanno ringraziando apertamente l’Ateneo per il servizio che sta fornendo” sottolinea Magnani “anche per il fatto di ottenere una risposta entro 24 ore. Un dato importantissimo perché una persona che non dispone ancora del risultato del tampone, oltre a essere inevitabilmente in ansia, non può riprendere il lavoro e coinvolge in ciò sia i familiari che i colleghi”.