Digestore, «Paolini rispetti il mandato affidatogli e non obbedisca solo a interessi di partito»

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PESARO – «Per quale motivo il Presidente Paolini si è dimenticato di coinvolgere anche il Consiglio provinciale nella sua interezza, per il maxi incontro in cui è stato trattato il problema del digestore, al quale sono stati convocati i Sindaci della provincia, i Presidenti delle Unioni montane, i Presidenti di Aset e di Marche Multiservizi? – domanda il Gruppo “Cambiamo Pagina” di centrodestra». 

Per il Gruppo ha potuto partecipare solo Enrico Rossi, Sindaco di Cartoceto. I cinque consiglieri esclusi sono Mencoboni di San Costabzo, Dallasta di Pesaro, Toccaceli di Isola del Piano, Nicolelli di Fano, Massi di Piandemeleto. 

«Per questa ragione, abbiamo inviato una richiesta di convocazione di un consiglio monotematico aperto in videoconferenza, dove dovranno essere trattati i temi del biodigestore e della fusione tra Aset e Marche Multiservizi».

«Un Consiglio Provinciale in cui il Presidente Paolini, al quale è stato evidentemente chiesto di fare l’uomo del sacrificio, faccia immediatamente chiarezza rispetto alle sue dichiarazioni apparse sulla stampa, sulla base delle quali l’incontro dei sindaci dello scorso 12 giugno, avrebbe stabilito di avviare un percorso per la  creazione di un’unica multiutility per la provincia di Pesaro Urbino, per l’erogazione dei servizi pubblici relativi al gas metano, acqua e rifiuti». 

«Noi chiediamo – insistono i Consiglieri provinciali di centrodestra – che al di là di opportune circostanze di impegno comune tra Marche Multiservizi ed Aset, così come concretizzato per l’impianto di cremazione e come potrebbe avvenire per il digestore, quest’ultima realtà, interamente pubblica e consolidatasi dopo la fusione tra Aset S.p.a. e Aset Holding,  mantenga la sua autonomia, fuori da ogni logica di carattere partitico, a cui invece evidentemente il centrosinistra pesarese vorrebbe ricondurre ogni questione».

«Era facile – continua il Gruppo consiliare – comprendere che il tema del digestore stava assumendo i tratti di un paralume per l’oggetto di interesse vero, e cioè quello della fusione tra Marche Multiservizi ed Aset. Ma non ci aspettavamo che il Presidente della Provincia, utilizzasse addirittura i Sindaci, tra l’altro non in ATA, ma attraverso un incontro informale, per dare il via a questo tipo di percorso, senza che gli sia stato dato nessun mandato in questo senso. Il tavolo di lavoro ristretto, a cui Paolini fa riferimento, deve servire a valutare la fattibilità di collaborazione tra le due multiutility per quanto riguarda la realizzazione dell’impianto di digestione aerobica e anaerobica. Smentisca dunque al più presto quanto dichiarato e non sfrutti i Sindaci per obbedire agli ordini di partito. I primi rappresentanti dei comuni, gli hanno affidato l’opportunità di valutare le condizioni per la creazione di un’unica società per la realizzazione del digestore, non per procedere con la fusione di Marche Multiservizi e Aset, nascondendosi dietro il politichese delle “strategie foriere di proficue sinergie future”».

«Un impianto – a modo di vedere dei Consiglieri di centrodestra – che sia congruo con le quantità di FORSU e frazione verde prodotta dal nostro territorio, senza fare arrivare rifiuti da altre province o regioni, e che abbia, finalmente, dopo tutte le menzogne del passato, un riflesso positivo in termini di riduzione delle bollette a carico di famiglie ed imprese».

Due appelli infine, rivolti al Sindaco di Fano, Massimo Seri. «Per una volta si appalesi per uno scatto d’orgoglio e la smetta di nascondersi nell’ombreggiamento del sottobosco. Dica chiaramente di no alla fusione tra le due società, lo faccia nell’interesse della città che amministra e dei comuni soci dell’azienda partecipata a totale capitale pubblico. E la smetta di continuare a perorare la causa dello studio di fattibilità da parte di Aset, sperperando altri 40 mila euro di denaro pubblico, per la localizzazione del digestore. Delle Noci non è stato forse già abbastanza chiaro in merito, nello schiudere leggermente la porta, rispetto alla possibilità che Aset entri nell’investimento, ma soltanto a patto che l’impianto si faccia dove vuole Marche Multiservizi?».

 

I Consiglieri Provinciali

Margherita Mencoboni

Enrico Rossi

Giovanni Dallasta

Giacomo Toccaceli

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