MARCHE – La Prefettura di Pesaro di Pesaro e Urbino informa che nella giornata di ieri, 23 aprile, le persone controllate ai fini della verifica dell’osservanza delle misure di contenimento adottate dalle competenti autorità, sono state 1.446. A 28 di loro sono state contestate violazioni inerenti ai divieti di spostamento. Nella stessa giornata sono state controllate 473 attività e esercizi commerciali con la contestazione di 2 illeciti a titolari di attività così come previsto dal Decreto legge 19/2020.
Nel corso della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto Dr. Vittorio Lapolla e tenutasi tramite videoconferenza nella mattinata di ieri, è stato disposto, in analogia a quanto avvenuto in occasione delle trascorse festività pasquali, un attento e capillare dispositivo di controllo del territorio anche per i prossimi due fine settimana, caratterizzati dalla concomitante ricorrenza della Celebrazione della Liberazione e della Festa dei lavoratori. Come noto, nell’azione di controllo sono coinvolte tutte le Forze di Polizia, i militari delle Forze Armate e le Polizie Locali.
Con riferimento all’attività di verifica svolta dalla Prefettura di Pesaro e Urbino sulle comunicazioni inoltrate dalle imprese che intendono proseguire l’attività produttiva, si informa che alla data odierna sono pervenute al protocollo dell’Ufficio 1.431 comunicazioni.
Per 1.176 di esse la trattazione si è conclusa con esito positivo, mentre per le altre 249 è tuttora in corso l’istruttoria; per 6 imprese è stata disposta la sospensione dell’attività.
Si aggiunge che sono altresì pervenute 1.233 comunicazioni relative al comma 12 dell’art.2, introdotto dal DPCM del 10 aprile 2020, concernenti l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attivita’ di vigilanza, attivita’ conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonche’ attivita’ di pulizia e sanificazione.
Il Prefetto continua a raccomandare ai cittadini a non spostarsi se non per situazioni di necessità, per comprovate esigenze di lavoro e per ragioni di salute, assicurando le prescritte distanze di sicurezza ed evitando ogni forma di assembramento, nel rispetto delle restrizioni imposte dai diversi provvedimenti adottati dal Governo e dalla Regione Marche, per non incorrere nelle sanzioni previste dalla legge e per non vanificare tutti gli sforzi fino ad oggi compiuti e che, come i più recenti esiti hanno evidenziato, stanno dando risultati incoraggianti.
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