Assegnare ai giovani le terre demaniali incolte e abbandonate: il “SI” della Regione

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“Una nuova opportunità di lavoro per i nostri giovani, recupero di terreni incolti, salvaguardia del paesaggio e contrasto ai danni causati dalle avversità atmosferiche. Questo il contenuto concreto della mozione che è stata approvata oggi dal Consiglio regionale sull’affidamento delle terre demaniali incolte e abbandonate ai giovani. Un atto presentato dal Consigliere regionale dei Verdi, Adriano Cardogna, che sull’argomento porta avanti da tempo una vera e propria campagna di sensibilizzazione nei confronti delle istituzioni.
“Il Presidente della Giunta regionale dovrà nominare le Commissioni provinciali – afferma Cardogna – che dovranno fornire un parere alle domande intese ad ottenere l’assegnazione delle terre incolte o abbandonate, come oltretutto prevede l’art. 3 della Legge 4 Agosto 1978 – n. 440.”
Nella mozione, inoltre, si impegna la Commissione regionale Agricoltura a discutere nel più breve tempo possibile la Proposta di Legge, sempre a firma Cardogna, dal titolo “Disposizioni per l’istituzione della banca regionale della terra e per favorire l’occupazione nel settore agricolo” che ha proprio lo scopo di dare attuazione concreta alle Legge nazionale, con l’obiettivo di coniugare il recupero produttivo dei numerosi terreni e immobili agricoli, sia pubblici che privati. Terreni attualmente non utilizzati, con l’esigenza di offrire opportunità lavorative e imprenditoriali al grande numero di giovani disoccupati e lavoratori svantaggiati che incontrano difficoltà spesso insormontabili nell’avviare un’attività nel settore agricolo. Tutto questo in linea con il decreto attuativo “terrevive” firmato proprio questo mese di agosto dal Ministro dell’agricoltura che da settembre prevede la messa in vendita e in locazione, con precedenza agli imprenditori under 40, dei campi del Demanio, del Corpo Forestale e del Centro ricerche in agricoltura.

I dati del sesto censimento nazionale dell’agricoltura evidenziano le sue criticità a livello nazionale e regionale. Le Marche presentano un trend in linea con il dato nazionale: la superficie agricola utilizzata (SAU) è diminuita, si è ridotto il numero delle aziende, anche se in misura minore rispetto al dato nazionale, e analogamente anche la superficie agricola totale (SAT) si è ridotta.
I dati rispetto al 2000 indicano che è aumentato l’abbandono della campagna, è aumentata l’età media degli agricoltori: solo il 3,9% dei conduttori agricoli ha meno di 40 anni e l’Italia risulta lo stato con il più basso tasso di ricambio generazionale, fattore questo che determina la cessazione di molte imprese agricole.
Oggi lo scenario sociale vede, oltre ai giovani, una nuova componente costituita da chi ha perso il lavoro nei vari settori colpiti dalla crisi, che potrebbe trovare nel ricollocamento in agricoltura una importante opportunità.
L’anno scolastico appena avviato ha registrato un notevole aumento delle iscrizioni di giovani agli istituti professionali soprattutto in settori legati all’agricoltura. Segno questo di una esigenza che viene dalla comunità regionale e che potrà contare su una risposta concreta della Regione.
Dalle stime dell’Agenzia del demanio, i terreni a vocazione agricola di proprietà pubblica ammontano in Italia a circa 380.000 ettari, in buona parte nella disponibilità di Regioni ed enti locali. Nelle Marche, oltre ai terreni privati, sono presenti molte proprietà pubbliche, in alcuni casi abbandonate e, alla luce dei dati sopra esposti, risulta evidente la possibilità di recuperare i terreni incolti sotto il profilo ambientale, culturale, sociale, economico.

Adriano Cardogna
Presidente Gruppo Assembleare Verdi
Consiglio regionale delle Marche

1 COMMENT

  1. Desideri poter chiedere un appezzamento di terreno abbandonato in Piombino (Livorno) vicinanze
    Desidero prende terreno in affitto se possibile con acqua e se possibile case demaniali
    Attendo vs.cortese risposta come freddo

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