PESARO – «Ieri è stata una giornata impegnativa per la città, ma di grande partecipazione. È sempre bello per la democrazia quando la gente torna in piazza. Grazie a forze dell’ordine e polizia locale: hanno garantito che tutto si svolgesse nella massima sicurezza». Lo scrive Matteo Ricci su facebook. Aggiungendo: «Ovviamente il mio cuore batteva per la piazza davanti al teatro Rossini (quella delle manifestazione delle Sardine, ndr), ma ho giustamente ascoltato anche ciò che si diceva in piazza del Popolo. E mi sono stupito un po’ delle parole di Salvini su Pesaro».
Le considerazioni del sindaco: «Ha detto che nel mio ufficio sarei impaurito e dovrei fare gli scatoloni per andare a casa. Mi dispiace ricordare al Capitano che a maggio, pochi mesi fa, abbiamo vinto alla grande al primo turno con quasi il 58 per cento. Lo stesso giorno del trionfo della Lega alle Europee, metà degli elettori di Salvini ha votato per noi alle Comunali, dimezzando i voti leghisti. Gli unici scatoloni che abbiamo visto sono stati quelli di Dallasta e Baiocchi; la mattina erano pronti a stappare champagne davanti a uno dei bar della piazza, ma nel primo pomeriggio hanno dovuto rimettere tutto dentro i cartoni».
Ancora: «Salvini ha detto che, se vince la Lega, per tre anni le nuove imprese non pagheranno le tasse comunali. Peccato che a Pesaro lo facciamo da anni: siamo stati il primo Comune a introdurre la misura insieme a Cesena. Potevano almeno avvisarlo». Osserva Ricci: «Nelle Marche il centrosinistra ha i suoi problemi, inutile negarlo, ma non mi pare che la destra stia meglio. Se daremo tutti una mano al segretario regionale Gostoli per gestire questa fase delicata, sono convinto che uscirà a breve una proposta unitaria e competitiva per vincere. Quindi calma ed eviterei di tirare fuori lo champagne troppo presto». Ricci pubblica sui social, «per evitare altre amnesie, le grafiche che illustrano i risultati a Pesaro alle scorse europee e alle comunali». E conclude: «Oggi si riempie di nuovo la piazza con il sindacato e i lavoratori del legno. In bocca al lupo a tutti, vi siamo vicini».
Nella foto: la cena con 600 persone all’Hotel Flaminio