FANO – La Guardia di Finanza di Fano ha scoperto un imprenditore di origini peruviane che non presentava dichiarazioni dei redditi dal 2017 pur operando da anni nel settore del montaggio di stand e infissi nella zona di Marotta.
Le Fiamme Gialle, constatata l’assenza di dichiarazioni, al fine di quantificare l’evasione dell’imprenditore, hanno quindi concentrato la loro attenzione sull’analisi dei dati scaturiti dalle banche dati e dalle fatture di acquisto e di vendita rinvenute in sede di accesso, accertando la mancata dichiarazione di oltre 340.000 euro di ricavi, per gli anni d’imposta 2017 e 2018 e la totale mancanza di qualunque documento contabile, così da qualificare il contribuente come “evasore totale”.
Il rappresentante legale dell’azienda, nel frattempo, ha fatto perdere le proprie tracce, rendendosi totalmente irreperibile e obbligando i militari a far intervenire, per essere assistiti nel corso delle attività, il professionista presso cui era domiciliata la sede dell’azienda: un commercialista della zona, del tutto ignaro delle gravi irregolarità commesse dal suo cliente. All’esito del controllo, pertanto, le contestazioni, che hanno riguardato, oltre all’evasione fiscale, anche l’occultamento e la distruzione dei documenti contabili, sono state trasmesse all’Agenzia delle Entrate attivando, contestualmente, le procedure di ricerca del destinatario, attraverso gli ufficiali giudiziari e gli uffici comunali di Ancona, dove è risultato avere, almeno formalmente, la sua residenza in Italia. L’input operativo è scaturito da una specifica analisi di rischio centralizzata, che ha individuato precisi “target” tra migliaia di posizioni approfondite su tutto il territorio nazionale di contribuenti che, pur avendo ricevuto specifico invito a presentare le previste dichiarazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, non avevano adempiuto agli obblighi dichiarativi per le annualità a partire dal 2017. Tale preliminare selezione è stata ulteriormente approfondita attraverso un’attenta attività di intelligence condotta mediante l’utilizzo delle informazioni acquisite nel corso dei servizi di controllo del territorio e la consultazione delle banche dati in uso al Corpo.
Dall’inizio dell’anno, l’azione di contrasto all’evasione fiscale ha consentito, con il solo riferimento agli evasoti “totali”, di far “emergere” già 12 soggetti che non hanno presentato, seppur in presenza di una effettiva attività lavorativa, le previste dichiarazioni al Fisco, occultando, complessivamente ricavi per circa 14 milioni di euro.