FANO – Si creò un imbuto per entrare allo stadio. Era il 23 marzo scorso, partita di calcio Fano-Vis Pesaro. Cinquecento tifosi della Vis spingevano, la partita era iniziata, altri da dentro erano tornati ai cancelli per farli
entrare. Ci fu una carica di alleggerimento, qualche ferito e molte polemiche. Ora la Digos di Pesaro ha emesso 12 daspo peraltrettanti tifosi (9 della Vis Pesaro, 3 dell’Alma Fano) per quei tafferugli, che provocarono anche il ferimento di un minorenne che si era trovato nel posto sbagliato (gli venne chiesto scusa dallo stesso questore La Gala). Un funzionario di polizia venne centrata da una bottigliata. Poco prima dell’inizio, poi, alcuni tifosi del Fano rapinarono dei pesaresi della loro sciarpa, poi esposta in gradinata come bottino di guerra. Per questo fatto, i tre fanesi, oltre al daspo, sono stati anche denunciati per rapina e ricettazione. I 12 che dovranno stare lontano dallo stadio dai 2 ai 5 anni hanno un’età variabile dai 21 ai 48 anni. Alcuni diloro erano già stati raggiunti da daspo in passato. Uno dei pesaresi ne aveva avuto uno dopo una partita di basket, per aver aggredito fuori dal Palas dei tifosi bolognesi. Non può ancora entrare dunque al palazzetto ma poteva farlo tranquillamente allo stadio. Ora nemmeno più lì. L’attività investigativa (ne hanno parlato stamane in conferenza stampa il questore vicario Lucio Pennella, insieme ai suoi collaboratori) si è basata sulle riprese filmate di quel giorno.
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