FANO – Alle ore 20.30 di ieri, personale della Polizia di Stato in servizio presso la Polizia Stradale – Reparto Autostradale di Fano, a seguito del controllo di un’autovettura Renault Captur, ha proceduto all’arresto per furto aggravato di due cittadini italiani, rispettivamente di 20 e 26 anni, residenti nel napoletano, già noti alle Forze dell’Ordine.
In particolare i pattuglianti, insospettiti dallo stile di giuda del conducente del veicolo in questione, notato all’altezza di Marotta sul tratto autostradale mentre procedeva in direzione nord, iniziavano a pedinarlo. Quindi, raggiunto il casello di Fano, constatata la sussistenza di tutte le necessarie condizioni di sicurezza, gli agenti decidevano di fermare il mezzo attenzionato, risultato essere stato preso a noleggio e di identificare gli occupanti, due italiani campani, di 20 e 26 anni.
Contestualmente al fermo, i poliziotti acquisivano tramite l’apparato radio di bordo, la nota relativa al furto con destrezza di un’ingente somma di danaro, perpetrato poco ai danni di una imprenditrice cinese, presso un parco commerciale di Civitanova Marche .
In particolare alla donna, titolare di un negozio nel maceratese, risultava essere stata rubata dall’auto alla cui guida si trovava, mediante un escamotage distrattivo, una borsa contenente l’incasso dell’attività commerciale.
La vittima, nella circostanza, forniva al personale intervenuto sul posto i dettagli dell’auto sulla quale erano dileguati gli autori del furto ed altre utili informazioni.
Le coincidenze temporali e gli altri importanti elementi forniti dalla derubata, inducevano i poliziotti a sospettare il coinvolgimento nel furto dei due soggetti in questione nei cui confronti, pertanto, venivano effettuate perquisizioni personali, oltre che sul mezzo.
Detta attività portava al rinvenimento di quasi 3.000 euro, ritenuti con ogni probabilità provento del furto, oltre ad alcuni gioielli e monili sulla cui provenienza gli investigatori della Polstrada di Fano stanno svolgendo accertamenti.
Per i su esposti motivi i due campani venivano tratti in arresto e condotti presso la Casa Circondariale di Pesaro, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.