FANO – “Dobbiamo quasi raddoppiare i ricercatori arrivando almeno a 200 mila”. Cosi’ il segretario del Pd Matteo Renzi durante l’incontro a palazzo San Michele di Fano con il Rettore dell’Universita’ di Urbino Vilberto Stocchi e il professore di Biochimica del dipartimento di Scienze biomolecolari Mauro Magnani. Renzi, giunto ieri sera a Fano nel corso del tour in treno ‘Destinazione Italia’, questa mattina ha visitato sia il museo della via Flaminia, incontrando il responsabile scientifico del progetto Paolo Clini, sia il complesso del San Michele dove, appunto, ha incontrato gli accademici e anche i titolari di start up e co-working del territorio. In particolare il Rettore Stocchi ha mostrato una slide in cui vengono messi a confronto i ricercatori universitari di Germania, Francia, Regno Unito e Italia. Sono 118 mila i ricercatori italiani: uno ogni 3,1 ricercatori tedeschi e uno ogni 2,2 colleghi francesi o inglesi. “Abbiamo 118 mila ricercatori ma il meccanismo non puo’ funzionare- dice Renzi-. Non possiamo competere con le realta’ piu’ importanti d’Europa con un numero piu’ basso di ricercatori. Le aziende tradizionali devono continuare ad esistere ma il mondo viaggia verso l’economia delle intelligenze. Le prime 10 aziende al mondo sono legate a innovazione e tecnologia. Dobbiamo investire in un rapporto nuovo con le Universita’. Dobbiamo quasi raddoppiare i ricercatori arrivando a 200 mila. Nei prossimi anni investiremo di piu’ su Universita’ e ricerca”. L’ex premier si e’ poi complimentato con il sindaco di Fano Massimo Seri “per aver colto le opportunita’ offerte dal governo in materia di bonifica dell’amianto e sulla ‘Buona scuola’” ed anche con il curatore del museo della via Flaminia Clini “80 mila ingressi al museo sono un bel dato: occorre avere la capacita’ di innovare anche nell’archeologia e nella cultura”.