PESARO – Durante una serrata attività di controlli su strada , è stato intercettato dagli Agenti della Polizia Stradale di Pesaro – lungo la SP 43 – nel pomeriggio di martedì – un furgonato che alla vista della pattuglia , ha intrapreso un incidere incerto , attirando l’attenzione degli operatori.
Dopo le prime verifiche documentali gli Agenti hanno ispezionato il carico.
All’interno del vano adibito al trasporto , numerosi pezzi meccanici ed accessori verosimilmente appartenenti a motocicli di diversa cilindrata e marca.
Svariate parti di ricambio e telai ; tra alcuni di questi – veri “reperti storici” – anche il telaio di un ciclomotore PIAGGIO modello Ciao , ancora col suo colore originale bianco. Dal riferimento di costruzione di quest’ultimo, gli Agenti della Polstrada sono riusciti a “riesumare” una denuncia di furto presentata nel 1980 , anno in cui una donna di Cremona ne avrebbe denunciato la sottrazione.
Tutte da accertare , quindi le dinamiche della misteriosa riapparizione sul territorio pesare, dopo quasi trentasette anni dalla originaria denuncia.
Il conducente del mezzo , un quarantunenne di Urbino, tuttavia, non privo di precedenti segnalazioni di polizia , per analoghe circostanze – è stato denunciato dagli operatori della Specialità per ricettazione .
Arduo il compito degli investigatori di via Gagarin nel ricostruire i passaggi e la titolarità dei numerosi altri pezzi d’antiquariato motociclistico rinvenuti.
Denunciato anche un cittadino di origini marocchine, trentatreenne , residente ad Otranto , ma che di fatto ha deciso di presentare a Pesaro la sua domanda di conversione di patente marocchina corredando la domanda con una copia del certificato di residenza storico alterato.
In particolare – oltre all’alterazione dei documenti presentati – gli investigatori della Polizia Stradale hanno ricostruito le circostanze relative ai presupposti connessi alla reale residenza dell’istante , che hanno fatto emergere – anche la falsità ideologica di quanto attestato , da privato , in atto pubblico.