Diagnosticato un caso di Chikungunya a Castelplanio (Ancona), nelle Marche. Si tratta di un uomo di 65 anni che aveva soggiornato per tre settimane in una città del Lazio dove si sono registrati altri casi, sino ai primi giorni di settembre. Poco dopo il rientro a Castelplanio è stato ricoverato presso l’Ospedale di Fabriano con febbre molto alta e forti dolori muscolari ed articolari. Il paziente, guarito, è stato già dimesso. Il caso è probabilmente correlato con la epidemia in corso nel Lazio.
(di Gabriele Santoro) (ANSA) – Sale di giorno in giorno nel Lazio e in tutta Italia il numero dei contagiati dal virus Chikungunya: oggi il bollettino serale del Servizio regionale di sorveglianza malattie infettive laziale ha segnato quota 64, contro i 47 di ieri. Di questi, la stragrande maggioranza, 54, risiedono o hanno soggiornato ad Anzio, la città del litorale sud di Roma dove è stato individuato un focolaio; sette casi sono stati registrati a Roma, tre a Latina. E la Regione Lazio convoca per lunedì i rappresentanti di Roma Capitale e delle altre amministrazioni interessate, Latina e Anzio, “per verificare l’azione di disinfestazione messa in atto fin qui”. Dopo il Lazio, l’Emilia Romagna e la Lombardia, il virus Chikungunya è arrivato anche nelle Marche. Si tratta di un uomo di 65 anni di Castelplanio, in provincia di Ancona, già guarito e dimesso dall’ospedale di Fabriano. Il suo caso sembra comunque legato al focolaio ‘romano’: aveva passato parte dell’estate in una città laziale dove si sono verificati altri casi. La crescente diffusione del virus però ha messo in allerta anche l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), che non esclude che nei prossimi giorni possano verificarsi ulteriori casi nel nostro Paese. La zanzara tigre, infatti, scrivono gli esperti sul sito dell’Organizzazione, “è ormai stanziale nel bacino del Mediterraneo, ha dimostrato la capacità di sostenere focolai di Chikungunya in passato, e l’area in cui si sono verificati i casi è densamente popolata e turistica, soprattutto nei mesi estivi”. Ecco dunque che ai viaggiatori che scelgono di visitare la Penisola è consigliato un abbigliamento corretto e l’uso di repellenti.
Intanto, dopo il contagio rilevato ieri in provincia di Modena, oggi il Municipio del capoluogo ha attivato interventi urgenti di disinfestazione a seguito di un caso sospetto in città. Nessun allarme invece nel Mantovano: il caso di Chikungunya scoperto nel Comune di Curtatone è risultato essere ‘di importazione’, perché la tredicenne contagiata sarebbe stata punta dalla zanzara tigre durante una vacanza con la famiglia nel Sud Est Asiatico. Dopo il suo ricovero, il Comune ha disinfestato nel raggio di 200 metri dalla sua abitazione. Nel Mantovano comunque nessun problema di donazioni, fa sapere l’Avis provinciale. Molto diversa invece la situazione del Lazio, dove lo stop alle donazioni per i residenti nel bacino della Asl Roma 2 (popolosa quanto il Friuli Venezia Giulia) ha fatto parlare di “maxiemergenza” il Centro Nazionale Sangue. Ieri 35 sacche sono state mandate verso Roma dalla Valle D’Aosta. Gesto di solidarietà anche dai carabinieri della Nuova scuola marescialli e brigadieri di Firenze: quaranta allievi hanno donato il sangue per sostenere il Lazio. Qui la Regione ha chiesto ai Comuni di “intensificare l’azione di contrasto ai vettori”, cioè alle zanzare, convocando per lunedì i rappresentanti del Campidoglio, e dei Comuni di Anzio e di Latina. In quella occasione sarà chiesto conto alle amministrazioni di come sono state svolte fino adesso le disinfestazioni. Anche con il sostegno dell’Istituto superiore di Sanità, di cui è stato richiesto dalla Regione stessa l’intervento “per verificare le metodologie finora adottate”.