FANO (PU) – Ci avevano detto che la fusione dell’Aset avrebbe portato grandi economie di spesa nella gestione dei servizi, derivanti anche dalla possibilità di non fare nuove assunzioni e di non rimpiazzare le persone che andavano in pensione attraverso l’integrazione dei servizi tra le due società. Ci avevano detto che la fusione avrebbe rappresentato un ostacolo agli appetiti di Marche Multiservizi sulle proprietà di Aset (reti e discarica) e sui suoi utenti (contratti di servizio con i Comuni soci).
Oggi tutto questo, affermato pochi mesi fa ai megafoni dagli esponenti del PD fanese, viene reso carta straccia dalla richiesta di Aset, con lettera del 3 luglio 2017, di assumere ulteriori 7 dipendenti a tempo indeterminato. Richiesta approvata, alla chetichella, dalla Giunta comunale con delibera n. 339 del 27 luglio del 2017. E neppure sul costo dell’organo amministrativo c’è stata una grande economia, dato che invece dell’amministratore unico, come era stato annunciato, alla fine hanno fatto un consiglio di amministrazione di cinque membri. Insomma non tramonta mai il vecchio vizietto di operare una
bella infornata di nuovo personale appena si insedia un nuovo Presidente. Pratica soprattutto disdicevole, quando mesi prima viene annunciata la virtuosa azione del risparmio sul personale.
In merito alla seconda balla, guarda caso non appena la fusione ha avuto effetto si sono cominciati a muovere politicamente i fautori del “gestore unico provinciale dei servizi” (leggi Marche Multiservizi, il braccio locale della bolognese Hera, una delle casseforti del PD emiliano) ed i loro portavoce pesaresi (tra cui il Sindaco di Pesaro Matteo Ricci), sia con ripetute dichiarazioni alla stampa, sia, per ultimo, in occasione della discussione dei temi di interesse provinciale nell’incontro tra la Giunta fanese e pesarese.
Infatti, con l’acquisizione delle reti idriche che erano nel patrimonio di Aset Holding, la nuova Aset è diventata un boccone molto più appetibile della vecchia. Altro che ostacolo alla sua acquisizione. Saranno le decisioni politiche a livello di Assemblea Territoriale d’Ambito (rifuti) e Autorità di Ambito Territoriale Ottimale (servizio idrico) che apriranno la porta all’integrazione tra i due principali soggetti provinciali gestori di servizi pubblici locali, integrazione che vedrà Aset soccombere di fronte a Marche Multiservizi, qualora al governo del Comune di Fano non ci
sarà una forza politica realmente alternativa allo strapotere del PD.