Fano, oggi 10 luglio la solennità di San Paterniano

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FANO – Oggi la città di Fano e tutta la Diocesi festeggiano il Santo Patrono Paterniano. Su questa ricorrenza si è pronunciato anche il Vescovo S.E.Mons. Armando Trasarti che ha lanciato un messaggio: “San Paterniano può essere ancor oggi per i suoi cittadini, modello di fedeltà ai principi e modello di coerenza”.

“Che cosa resta ai Fanesi oggi di San Paterniano? Come guardano alla sua figura?
Un po’ di smalto il santo protettore cittadino l’ha certamente perduto, come del resto un po’ tutti i suoi attempati colleghi, le cui vicende storiche, troppo spesso modulate sugli schemi preconfezionati delle cosiddette passiones, hanno finito per colorarsi di esagerazioni tanto inutili quanto nocive all’autenticità dei comportamenti dettati da fermezza di volontà e dall’eroico esercizio quotidiano della virtù. Tali espedienti, dovuto agli intenti degli agiografi di proporre modelli straordinari di vita, hanno finito per promuovere attorno a tanti santi aloni di leggenda tali da far spesso dubitare della stessa verità storica del santo.

Va detto con forza però che la figura di San Paterniano (273-360) è senza alcun dubbio una figura storica. Lo testimoniano: l’antico Codice Nonantolano conservato presso l’Archivio diocesano di Fano; una tradizione ricca di oltre sedici secoli di storia; le tante ricognizioni che, sia pure a intervalli irregolari, vennero eseguite sulle sue reliquie; gli spostamenti documentati del sarcofago contenente le sue spoglie; ma soprattutto lo testimoniano i fatti che lo vedono vescovo di Fano costretto a lasciare la città e a rifugiarsi nelle colline di là dal Metauro, in quelle terre denominate “Egitto”, quando Diocleziano, agli inizi del IV secolo, pose in essere la sua persecuzione contro i cristiani.

Cosa può dire ai cristiani di oggi questa figura di Santo, il cui culto non è solo marchigiano, ma si è diffuso anche in Romagna, in Umbria, in Toscana, nel Veneto (a Venezia gli è dedicata un’importante basilica) e in Dalmazia? A guardarlo attentamente vediamo che San Paterniano è, innanzitutto, uomo di preghiera e di penitenza, ed è un testimone autentico di fede in tempi difficili. Non è poco e questa, soprattutto, non è leggenda. Fino all’Editto di Costantino (313 d.C.) il cristianesimo non ha vita facile. La diffidenza nei confronti della nuova religione viene dalla novità e libertà del suo messaggio, per nulla pacifico, che lega l’uomo ai suoi doveri verso Dio ancor prima che verso gli uomini. Anche se la rivoluzione attiene alle coscienze (sono venuto a portare la guerra e non la pace, la spada e non il guanciale), gli effetti di tale rivoluzione sono però quanto mai visibili, anche all’esterno, perché quando non è possibile venire a patti con la coscienza, costasse pure la vita, a patti non si scende. Di questa forza è testimone San Paterniano, di questo coraggio. C’è in tutto ciò la caratura di un uomo che merita il massimo rispetto, che può essere ancor oggi per i suoi cittadini modello di dirittura morale e di fedeltà ai principi, modello di coerenza.

La cappella che contiene le sue spoglie, nella Basilica a lui dedicata, contiene anche un dipinto che mi ha sempre attratto, quello eseguito dal nostro grande pittore settecentesco Sebastiano Ceccarini. Nella tela si raffigura il santo che, mentre parla al suo popolo, abbatte gli idoli, meglio sarebbe dire che esorta il suo popolo ad abbattere gli idoli. In questo vedo la grandezza del nostro santo protettore. San Paterniano certamente non ha abbattuto i simulacri degli idoli, ma ne ha cancellato la credibilità, ha distrutto ciò che essi hanno rappresentato per secoli e secoli, ciò che essi erano dentro il cuore degli uomini; ha combattuto, in una parola, la falsità elevata a divinità.

Cosa può dire il Santo alle generazioni di oggi? Le stesse identiche cose: la coerenza e la serietà del vivere e dell’agire.
Il mondo, si dice, corre veloce, bisogna stare al passo, altrimenti si è tagliati fuori. Si sono eretti templi a nuovi idoli: ricchezza, politica, media, successo a qualsiasi prezzo per contare, fretta del fare per stare al passo, smania di avere e di consumare tutto e subito, rinuncia al sacrificio, ecc…
Per tanti non c’è tempo di fermarsi ad ascoltare i santi, figure troppo lontane per essere attuali; la fatica, o peggio, l’inutilità del credere. E non ci si accorge che in realtà abbiamo creato altri dei, che ci hanno tolto la libertà. San Paterniano l’aveva già capito e aveva speso la sua vita per mettere in guardia il suo popolo dalla falsità e dall’ipocrisia degli idoli.

Dobbiamo tornare a pensare. Questo è il grande messaggio che ancora oggi San Paterniano manda agli uomini di buona volontà: tornare a pensare, non lasciare che a farlo per noi siano gli altri. Guardate alla vostra dignità, non accettate il compromesso, perché una carriera, brillante quanto si voglia, non vale il sacrificio della dignità di uomini.
A ben guardare, credo che San Paterniano possa ancora oggi dire questo a tutti e in particolar modo ai giovani; lui che maturò decisioni importanti per sé e per quelli che a lui furono affidati nelle drammatiche solitudini dell’eremo: siate prudenti, saggi, non frettolosi con le decisioni che riguardano voi stessi, il vostro intelletto, il vostro futuro. Siate semplici e prudenti, ponderate le vostre azioni, le vostre scelte, le vostre parole e non fate, per interesse personale, cose di cui potreste avere a pentirvi.
Questo San Paterniano può dirlo oggi e potrà dirlo sempre: “Via i falsi idoli che ammorbano il mondo!”

In allegato momenti serali e SS Messe
messe

Programma:

dal 7 al 9 luglio – Triduo di preparazione

ore 18 – canto del Vespro
ore 18:30 – Santa Messa presieduta dal Vescovo Armando
La basilica di San Paterniano rimarrà aperta fino alle ore 23 per la visita e la preghiera al Patrono.

Momenti serali

Lunedì 7 luglio – ore 21.15 concerto dell’orchestra giovanile “Gioachino Orchestra” diretta dal Michela Tintoni
Martedì 8 luglio – ore 21.15 animazione dei clown dell’associazione “VIP Clown Ciofega” di Senigallia (sono invitati particolarmente i bambini)
Mercoledì 9 luglio – ore 21.15 concerto del complesso bandistico “Città di Fano” diretto dal M° Andrea Greganti

Giovedì 10 luglio – Solennità di San Paterniano

Orario Sante Messe: ore 7 – 8 – 9 – 10.30 – 17 – 18.30 – 21.15

Ore 10.30 – Solenne Messa Pontificale presieduta dal cardinal Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano

Al termine della Santa Messa delle ore 21.15, concerto itinerante dell’orchestra di fiati “Fanum Fortunae”, diretta dal M° Sauro Nicoletti, dalla Basilica di San Paterniano a Piazza XX Settembre. Alle ore 22.30, in Piazza XX Settembre, la tradizionale tombola di San Paterniano.

Venerdì 11 luglio – ore 18.30 Santa Messa secondo le intenzioni dei benefattori della festa.

Dal 6 al 10 luglio sarà allestito il mercatino di beneficenza curato dall’Ordine Francescano Secolare di San Paterniano in favore delle Missioni dei Frati Cappuccini.

Per tutto il mese di luglio, nel chiostro della Basilica, si potrà visitare la mostra itinerante sulla vita del giovane Servo di Dio Carlo Acutis.

6° PELLEGRINAGGIO A PIEDI – Dalla Grotta di San Paterniano al Santuario del Patrono

Domenica 13 luglio è in programma il sesto pellegrinaggio a piedi dalla Grotta di San Paterniano (loc. Caminate) al Santuario del Patrono.

Programma:
ore 16 – ritrovo presso la Grotta. Santa Messa e partenza per il pellegrinaggio
ore 20 – arrivo al Santuario e preghiera al Patrono (ristoro per tutti i partecipanti)

Ricordiamo che, alle ore 15.30, partirà un pullman (gratuito) dal parcheggio degli ex carri di carnevale alla Grotta di San Paterniano (solo andata).

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