FANO – Oasi Confartigianato intende fare chiarezza, una volta per tutte, sulla questione dei divertimenti in spiaggia; va premesso che tutti i problemi sono generati da normative nazionali assurde ed anacronistiche da modificare immediatamente. In pratica la normativa vigente in materia distingue tra feste danzanti e trattenimenti musicali con prescrizioni ed adempimenti del tutto diversi. Il confine tra ballo ed intrattenimento è però molto sottile perché capita spesso che durante un mero trattenimento musicale qualcuno si alzi dal tavolino ed inizi a “muoversi” a ritmo di musica nonostante che il titolare dell’esercizio non abbia fatto nulla per trasformare l’evento in serata danzante (assenza di pista da ballo, di luci da discoteca ecc.ecc.). In tal caso gli organismi di controllo, interpretando la norma in modo elastico e non restrittivo, potrebbero tranquillamente evitare di elevare i verbali.
Ci sono, però, degli operatori turistici (titolari di bar-ristoranti autonomi o di stabilimenti balneari con annesso punto di ristoro e somministrazione) che non si accontentano dei trattenimenti ma intendono organizzare vere e proprie feste danzanti. In tal caso in base alla normativa, in vigore attualmente, si applicano gli stessi criteri ed adempimenti previsti per i locali al chiuso; al riguardo è facile comprendere che le precauzioni anti-incendio e di sicurezza non possono essere le stesse. Secondo Oasi Confartigianato il legislatore nazionale dovrebbe semplificare il più possibile gli adempimenti per le feste danzanti in spiaggia al fine di favorire lo svago e di permettere ai giovani di divertirsi ovunque senza costringerli a fare dei chilometri per andare a ballare, con il conseguente rischio di incidenti stradali, spesso mortali. Di conseguenza Oasi Confartigianato rivolge un accorato appello ai parlamentari della nostra Provincia affinchè le norme sulle serate danzanti in spiaggia siano semplificate il più possibile eliminando i soliti inutili burocratismi.
Inoltre si chiede al Comune di Fano di permettere anche agli operatori balneari con punto di ristoro (contrassegnato con colore rosso dal vigente piano spiagge) di avviare la pratica per il ballo ed il pubblico spettacolo. Infatti secondo autorevoli pareri legali, richiesti da Oasi, per quanto riguarda i trattenimenti danzanti non ci sarebbe alcuna differenza tra i bar autonomi ed i punti di ristoro accessori agli stabilimenti; l’unica differenza è data dagli orari di apertura e chiusura che, ovviamente, vanno rispettati. Di conseguenza in base alla normativa vigente in materia, che come già detto è da modificare e semplificare per le feste in spiagge, anche gli operatori balneari (trattasi di pochissimi casi) avrebbero diritto ad inviare la Scia per le feste danzanti.
Si chiede al Sindaco e alla Giunta di intervenire anche al fine di evitare la sicura soccombenza dell’Amministrazione in caso di ricorso al TAR contro eventuali provvedimenti di reiezione.
Infine, al di là di ogni considerazione di merito, Oasi Confartigianato apprezza tantissimo la sensibilità e l’attenzione con cui il Sindaco di Fano difende e tutela gli imprenditori; non è la prima volta che accade e questo serva d’insegnamento a chi, a colpi di burocratismi e cervellotici dinieghi, continua a penalizzare il mondo delle imprese ignorando che, senza sviluppo economico, le comunità civili non hanno alcun futuro, né ci sono le risorse per tutelare le fasce deboli della popolazione.
Oasi Confartigianato Fano
FOTO: Gianluca Biondi (tratta da internet)