PESARO – La sanità marchigiana si dota di chirurgia robotica all’avanguardia e diviene punto di riferimento a livello italiano. L’Azienda Ospedaliera Marche Nord ha presentato questa mattina il sistema robotizzato “Da Vinci”, un robot di ultima generazione che permette di fare chirurgia micro invasiva destinato alle attività di chirurgia, urologia e ginecologia. Da Vinci è già operativo grazie alla professionalità del neo direttore di chirurgia generale, Alberto Patriti, forte di una quasi ventennale esperienza nel campo della chirurgia robotica a cui è affidata anche la formazione medica e infermieristica.
“Un intervento tutto a favore del paziente – ha detto il presidente della Regione, Luca Ceriscioli – Partiamo con Patriti, nuovo primario di grande esperienza, ma si vuol crescere in tutte quelle specialistiche chirurgiche che trovano nella robotica un elemento di alta qualità. E’ una scelta forte in tempi strettissimi che trasmette appieno quello che è l’immagine e il ruolo di Marche Nord nella sanità marchigiana, ovvero un baluardo rispetto alla mobilità passiva verso nord, un luogo di eccellenza e qualità che racconta a tutti i marchigiani che possono trovare nella loro stessa regione le risposte adeguate al loro bisogno di salute”.
La sanità sta raccogliendo i risultati della sfida: “Abbiamo aumentato il personale nella sanità marchigiana – ha ricordato Ceriscioli – diamo prestazioni superiori numericamente e di qualità attraverso l’impiego di tecnologie e la professionalità di chi lavora. Questo è il messaggio più forte per i marchigiani che nella nostra regione possono trovare risposte di grandissimo livello, senza fare tanti chilometri perché il meglio è già nella nostra realtà”.
Per l’azienda ospedaliera Marche Nord, poi, il 2017 segna un anno decisivo: “Abbiamo investimenti e risorse come mai l’abbiamo avute, tecnologie che non ci sono mai state, personale a tutti i livelli con numeri mai dati. E’ un anno di prova per vedere se spingendo al massimo questa macchina possiamo avere risultati importanti” ha concluso il presidente.
Il robot del sistema ‘Da Vinci’ permette un approccio più preciso per manovre complesse, abbassa le complicanze intra-operatorie e i rischi di infezione post operatoria, riduce il dolore, le incisioni e tempi di degenza, migliorando la qualità generale dell’intervento. Vantaggi per il paziente che hanno una ricaduta sull’intero sistema sanitario grazie alla riduzione dei costi sociali. “Siamo dentro un percorso virtuoso – ha spiegato Patriti – di cui beneficiano in primis i pazienti che riescono a ricevere interventi complessi anche per patologie gravi in tempi ridotti e con ripresa veloce per dare spazio ad altri pazienti in un circuito velocizzato. Si tratta di un cambiamento generale che coinvolge tutto l’ospedale per un sistema volto a rendere più fisiologico l’intervento chirurgico e permettere al paziente di tornare presto alla vita normale”.
Dal costo di 2.300.000 euro, l’apparecchiatura acquistata dall’azienda ospedaliera Marche Nord è l’ultima versione del modello del sistema robotizzato “Da Vinci” ed è presente attualmente solo nella struttura ospedaliera di Pisa e al Careggi di Firenze.
La chirurgia robotica trova la sua massima espressione negli interventi chirurgici dove la precisione microchirurgica e l’accuratezza delle fasi ricostruttive fanno la differenza, come nella procedura di rimozione della prostata, sostituzione della valvola cardiaca e nelle procedure di chirurgia ginecologica. L’ultima evoluzione tecnica del ‘Da Vinci’ permette poi un ulteriore passo in avanti con l’impiego del “single port” cioè l’accesso unico ombelicale alla cavità addominale con inversione automatica degli strumenti, che amplia ancora di più il concetto di mini invasività e di semplificazione del gesto chirurgico, a tutto vantaggio del paziente.