Raffica di furti a Fano: come proteggere i propri beni

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Furti in aumento nella zona di Fano, dove alcuni individui si sono introdotti all’interno di un’abitazione bucando le finestre. In questo caso, il padrone di casa si è accorto della presenza di estranei, inducendoli a scappare. Sempre nelle ore notturne, un’altra famiglia di Fano non è stata così fortunata: i ladri si sono introdotti nella loro abitazione sedando i cani da guardia, e, nonostante la famiglia si trovasse in casa, i malfattori hanno li hanno derubati dei loro valori, beni e gioielli, per poi scappare a bordo dell’auto sequestrata alla famiglia. Sui furti sta attualmente indagando la polizia di stato. Ma non sono solo le abitazioni private ad essere prese di mira dai ladri, bensì anche gli esercizi commerciali come i bar, dove sono state rubate grosse quantità di sigarette e gratta e vinci. Sul caso stanno indagando gli agenti del commissariato di Fano. Nelle stesse ore, altri malviventi hanno tentato di introdursi all’interno di un distributore di benzina, ma, non appena hanno provato a tagliare la rete di recinzione, l’allarme è scattato mettendoli in fuga.

Nonostante si sia registrato un calo dei reati nelle città di Pesaro, Urbino e Fano (interno.gov.it), la situazione rimane preoccupante con una media di tre furti al giorno in appartamento. Eppure, stando ai dati raccolti, i furti in provincia sarebbero passati da 10.500 a 9.000, registrando un calo del 14% rispetto al 2015.
In una situazione del genere, bisogna adottare delle misure di sicurezza per proteggere i propri beni, dalla propria automobile alla propria casa, passando per la salvaguardia dei valori custoditi tra le mura domestiche. Fortunatamente, il mercato è ricco di soluzioni innovative per mettere in sicurezza la propria casa, la macchina e i propri valori, partendo dall’installazione di allarmi perimetrali e volumetrici per l’abitazione, fino all’acquisto di una cassaforte per la custodia di beni, oggetti e documenti di valore.

In questo articolo vogliamo appunto parlarvi delle casseforti, dei dispositivi di sicurezza ideali da tenere in casa poiché consentono di riporre al sicuro i propri beni, oggetti e documenti di valore. In questo modo, qualora la messa in sicurezza dell’abitazione non fosse sufficiente ad impedire l’accesso di estranei in casa, si potrà disporre di un luogo sicuro che custodisca gli oggetti più preziosi. Vediamo quali tipologie di casseforti sono attualmente reperibili in commercio e quali caratteristiche differenziano i vari modelli.

Casseforti da mettere in casa: caratteristiche delle tipologie

Nella scelta di una cassaforte per uso residenziale, il tipo di modello è il fattore principale da individuare. Dal tipo di cassaforte dipendono infatti altri fattori come la sua capienza e la collocazione all’interno dell’abitazione. Le tipologie di casseforti sono tre: casseforti a muro, da appoggio e a pavimento. Tralasciando l’ultimo modello, in quanto molto costoso e più adatto alle banche o alle attività che maneggino grandi quantità di denaro, le casseforti a muro e da appoggio rappresentano la soluzione migliore per l’installazione in casa.

Casseforti a muro

Le casseforti a muro sono tra i modelli più richiesti, poiché caratterizzati da prezzi accessibili e molto pratici da installare. I modelli a muro vengono appunto fissati ad una parete mediante degli elementi di ancoraggio molto robusti che ne garantiscono un’elevata resistenza ai possibili tentativi di scasso o rimozione. Naturalmente, per una tenuta ottimale del dispositivo, la parete deve essere spessa, robusta e non deve presentare umidità o condensa.

Casseforti da appoggio/mobili

Le casseforti da appoggio, dente anche mobili, sono i modelli più pratici da installare: basta poggiarle all’interno di un mobile o un armadio e possono essere spostate agevolmente in qualsiasi momento. Solitamente, il costo delle casseforti da appoggio è minore rispetto agli altri modelli perché la capienza di questi dispositivi è generalmente limitata.

Casseforti per uso residenziale: mini guida per l’acquisto

Al di là del modello, prima di acquistare una cassaforte per uso domestico, occorre valutare attentamente una serie di aspetti tecnici: il sistema di apertura dello sportello, il grado di resistenza e la presenza del marchio di conformità UNI EN.

Il sistema di apertura

Il meccanismo di apertura dello sportello deve essere scelto in base al tipo di utilizzo che si fa della cassaforte. Per un uso frequente della cassaforte, si consiglia di optare per l’apertura con la tradizionale serratura a chiave. Questa soluzione, sebbene sia semplice e consenta un rapido accesso al dispositivo, pone il problema della custodia della chiave.
L’apertura con combinazione meccanica è semplice, basta memorizzare una sequenza di numeri da impostare e da inserire di volta in volta per accedere al contenuto della cassaforte. Esiste poi l’apertura con combinazione elettronica, che, come quella meccanica, prevede l’impostazione di una sequenza di numeri da inserire nell’apposito tastierino. Vi starete sicuramente chiedendo: e se mancasse la corrente elettrica? Sul sito di un ferramenta che vende le casseforti Juwel (ilferramenta.com), un marchio molto noto nel settore, abbiamo reperito delle informazioni tecniche circa i modelli con apertura elettronica: in caso di mancanza di corrente elettrica, o qualora le batterie del dispositivo si esaurissero, il fabbricatore precisa che è possibile utilizzare il cavo in dotazione che consente di collegare la cassaforte ad un’altra fonte di alimentazione. In caso di esaurimento delle batterie, il display esterno mostra la scritta lampeggiante “Battery” e, prima di scaricarsi del tutto, consente almeno altre 50 aperture.
Infine, esistono i sistemi di apertura combinati: serratura a chiave più combinazione meccanica e serratura a chiave più combinazione elettronica. I sistemi combinati offrono una sicurezza maggiore, in quanto doppia, ma anche lo svantaggio di dover memorizzare la combinazione dovendo gestire la chiave.

La resistenza

Le casseforti sono classificate secondo il loro grado di resistenza agli scassi. I test di collaudo vengono effettuati in laboratori appositi in cui gli esperti tentano di scassinare i meccanismi di apertura delle casseforti mediante l’uso di vari attrezzi come i trapani. Dopo la fase di collaudo, le casseforti vengono introdotte nel mercato con il loro grado di resistenza che può variare da 0 a 13. Naturalmente, maggiore è il valore assegnato alla cassaforte, maggiore sarà la sua resistenza ai possibili tentativi di effrazione.

Il marchio di conformità

Infine, un fattore importantissimo nella scelta di una cassaforte è la presenza del marchio UNI EN 14450 che costituisce una garanzia di conformità relativa al tipo di lavorazione della cassaforte. La normativa disciplina i sistemi di collaudo ai quali le casseforti devono essere sottoposte per essere introdotte in commercio come prodotti di qualità, fabbricati in conformità agli standard normativi previsti.

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