PESARO – La mamma di Yara Gambirasio ha mantenuto la promessa. Anche se essere presente ieri alle premiazioni di “Ginnastica in festa” è stato sicuramente complicato dal punto di vista emotivo. Tuffarsi nuovamente nel mondo che apparteneva a Yara, tra quelle ragazzine che assomigliano tanto alla figlia quando aveva appena 13 anni, fa ancora tanto male. Ma la forza di Maura Gambirasio è straordinaria: perché esporsi al pubblico ora che l’indagine relativa alla tragedia è stata riaperta è più difficile. Ma non poteva mancare a premiare la gara che era di sua figlia e che per questo le è stata dedicata quattro anni fa dagli organizzatori. Il Sincrogym combinato collettivo senza attrezzi è l’ultima gara ufficiale nella quale Yara era salita in pedana nel 2010, prima della tragedia.
Così alle 14.30 Maura è salita sul palco per consegnare la coppa alla “Ritmica Rho” che ha interrotto il dominio triennale di Parabiago. Sempre Lombardia è, comunque, una regione dove la ginnastica è radicata. Molto toccante, poi, il momento in cui sul palco è stata chiamata l’ex squadra di Yara, le ragazze di Brembate di Sotto, invitate per l’occasione: la signora Gambirasio è riuscita a distendere il volto teso nell’unico sorriso della giornata. Sul fermo del presunto assassino di Yara, nemmeno una parola. “Questi erano i patti, ci aveva chiesto la massima riservatezza” spiega l’addetto stampa della Federginnastica David Ciaralli, che l’ha protetta dagli assalti dei fotografi. Mentre il consigliere federale Fabio Gaggioli ha sottolineato: “Questo è un momento di vicinanza che la Federazione ha stretto con la famiglia Gambirasio, una dimostrazione di affetto che si ripeterà ancora, perché la ginnastica era la sua famiglia”. Un vero e proprio blitz, durato poche ore: subito dopo la premiazione, Maura Gambirasio ha infilato una porta di servizio del quartiere fieristico, risalendo poi in auto per rientrare a casa.