Terremoto nelle Marche: gli aggiornamenti della notte

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COMINCIA LA CONTA DEI DANNI – Con la luce del giorno, nei Comuni del centro Italia colpiti ieri da un secondo, violento terremoto, comincia la conta dei danni e l’organizzazione dell’assistenza agli sfollati. La pioggia caduta incessante durante la notte sta lasciando il posto a un freddo vento di tramontana che rende più urgente la predisposizione di un riparo per le migliaia di persone che hanno lasciato le proprie case dopo la prima scossa di ieri sera. In molti hanno passato la notte in auto. Il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il commissario per la ricostruzione Vasco Errani saranno in mattinata nei luoghi del sisma per valutare i danni e stabilire i primi interventi. Con loro anche il presidente delle Marche Luca Ceriscioli. Prime tappe a Tolentino, alle 8:30 Tolentino e Ussita, poi Camerino, Muccia, Visso, Ussita, Castelsantangelo sul Nera, Preci e Norcia. In Umbria Errani e Curcio saranno accompagnati dalla Presidente della Regione Catiuscia Marini. Proprio a Norcia è stato evacuato per precauzione, anche se non sembra avere subito danni particolari, l’ospedale. Una decina di pazienti sono stati quindi trasferiti in quello di Spoleto. Nelle prossime ore saranno eseguite nuove verifiche sulla struttura sanitaria. La protezione civile della Regione sta predisponendo le tende per accogliere chi ha lasciato le abitazioni. “A Norcia praticamente tutti hanno dormito fuori casa per paura delle scosse che hanno continuato a farsi sentire” ha detto all’ANSA l’assessore Giuseppina Perla. Molti l’hanno trascorsa nei centri d’accoglienza ma diversi anche nelle loro auto o in pullman messi a disposizione. E’ transennato e presidiato da diverse auto di servizio delle forze dell’ ordine il centro di Visso, uno dei Comuni più colpiti dal terremoto di ieri, per evitare che qualche ‘sciacallo’ possa entrare nelle abitazioni abbandonate di corsa dai cittadini. Qui le forti scosse di ieri sera hanno provocato il crollo di parte della facciata del Palazzo dei Governatori, costruito nel 1100, che ospita il Cineteatro Comunale. Danni ha subito anche il Palazzo dei Priori, del 1482, in cui ha sede del Municipio. La chiesa di Sant’Antonio, crollata nell’ omonimo borgo, risale al XIV secolo. Il centro storico è inagibile. Nel corso della notte la pioggia ha lasciato spazio ad un vento di tramontana che ha fatto scendere pesantemente le temperature: ulteriore disagio per le centinaia di cittadini che hanno passato la notte in auto nei pressi del Centro della Croce Rossa, dove solo in cento hanno trovato spazio per riposare qualche ora nelle brande allestite dai volontari. Proprio quello dell’assistenza alla popolazione è il primo pensiero del sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini.”Stiamo valutando la possibilità delle tende – dice – ma non è la soluzione ideale. Fa freddo e la maggior parte dei cittadini sono persone anziane. Ho già sentito Curcio ed Errani e con loro studieremo l’alternativa migliore”. Il sindaco ha poi parlato di uno “scoramento” tra la popolazione. “Ci eravamo illusi che stavamo uscendo dall’ incubo del 24 agosto e speravamo di tornare alla normalità . C’era un bel clima di solidarietà, ma questa nuova scossa ha demoralizzato tutti”. Per raggiungere Visso l’unica strada possibile è quella da Camerino. E’ ancora bloccata, infatti, la statale Valnerina, sia in direzione Roma che in direzione Norcia, a causa dei massi caduti dalla montagna. Grave la situazione anche a Ussita dove, secondo il sindaco Marco Rinaldi, “l’80% delle case sono inagibili”. In queste zone la terra ha continuato a tremare per tutta la notte. L’ Istituto Nazionale di Geofisica ha registrato alle 5:50 la scossa più forte, di magnitudo 4.4.

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EVACUATI TRE OSPEDALI – “Il servizio salute della Regione ha predisposto evacuazioni da ospedali di Tolentino, Matelica e Cingoli ricollocando i pazienti in altre strutture della regione”, dope le due forti scosse di terremoto. Così il presidente della Regione Luca Ceriscioli su Facebook. “Al momento si registrano crolli – scrive -. Grazie ancora a tutti i sindaci, gli amministratori, volontari e alle forze dell’ordine che in questo momento stanno lavorando e dando sostegno alle popolazioni”.

UN MORTO PER INFARTO A MACERATA 27 OTT – Un uomo di 73 anni è morto per un infarto a Tolentino, presumibilmente per lo choc provocato dal terremoto. E’ la prima vittima ‘indiretta’ del sisma. Per il momento, secondo il comandante provinciale dei carabinieri di Macerata, Stefano Di Iulio, non si sarebbero vittime per conseguenza di crolli. Sempre a Tolentino un operaio, dipendente di una ditta di surgelati, è rimasto ferito dal crollo di un controsoffitto, riportando ferite lacero contuse alla testa e a una spalla, ma le sue condizioni non sono gravi.

SESSANTA SCOSSE TRA LE 19.10 E LE 23 –  27 OTT – Dopo il terremoto delle 19.10 e fino alle 23 sono state circa 60 le scosse localizzate dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) nel centro Italia. Lo riferisce in una nota l’ Ingv. Tra il terremoto di magnitudo Richter 5.4 e quella di magnitudo 5.9, si sono verificati 5 eventi di magnitudo maggiore o uguale a 3.0. Successivamente al terremoto di magnitudo 5.9 e fino alle ore 23.00 italiane, sono stati 18 i terremoti di magnitudo maggiore o uguale a 3.0. Le scosse sono state localizzate nella zona al confine tra Marche e Umbria, a nord dell’area attivata il 24 agosto. I due epicentri sono ubicati tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno.

LE ULTIME SCOSSE – Due scosse di magnitudo superiore al 4.0 sono state registrate dall’ Ingv nella provincia di Macerata tra le 5.50 e le 6 di questa mattina, picchi di uno sciame sismico proseguito incessante per tutta la notte. Una scossa del 4.1 è stata registrata alle 5.19. Un’altra del 4.4 alle 5.50.

NOTTE TRASCORSA ALL’APERTO – Ancora scosse di terremoto nelle Marche, le ultime due stamani attorno ai 4 gradi Richter, con centinaia di persone che hanno trascorso la notte in auto o nei palazzetti dello sport e nelle strutture approntate dai Comuni e dalla Protezione civile fopo le scosse di magnitudo 5.4 e 5.9 registrate ieri sera fra la Provincia di Macerata e la Valnerina, seguite da repliche di uno sciame sismico in piena attività. A Ussita, Camerino, Visso e Castelsantangelo sul Nera, i centri più colpiti, ma anche ad Arquata del Tronto, devastata da sisma del 24 agosto scorso, e a Fabriano, molti sono rimasti fuori casa, cercando di arginare lo choc e la paura. Con la luce del sole i vigili del fuoco riprenderanno le verifiche sugli edifici e si allestiranno le prime tendopoli. Oggi scuole chiuse in tutta la regione.

 

 

 

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