FANO – Questa mattina, dalle 9.30 alle 10.30, i lavoratori della Azimut Benetti hanno organizzato un presidio davanti ai cancelli del cantiere. Una protesta che si aggiunge allo sciopero ad oltranza di un’ora tutti i giorni. Una forma di protesta che i lavoratori hanno scelto all’indomani dello sciopero del 24 maggio, quando la situazione del cantiere navale è venuta alla luce in tutta la sua drammaticità.
Il timore dei lavoratori è la chiusura del cantiere di Fano giunta come una doccia fredda. La cessione del ramo d’azienda o la cassa integrazione e mobilità sono motivi di grande preoccupazione per i dipendenti e i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil. Con questo presidio si cerca di tenere acceso un faro su questa difficile vertenza che riguarda quasi cento famiglie e un altro pezzo della nautica fanese che tanto aveva contribuito alla crescita economica del territorio. La crisi ha avuto ricadute pesantissime eppure, Rsu e sindacati continuano a sostenere che la scelta sarebbe veramente disastrosa.
Per questo saranno messe in atto altre dorme si protesta nell’attesa dell’incontro con il Sindaco di Fano e l’azienda, in programma il 6 luglio.
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