FANO – “Per correttezza nei confronti dei nostri interlocutori istituzionali, teniamo ad informare la cittadinanza che dopo la comunicazione del 13 maggio con cui il Comune ci ha rappresentato motivazioni ostative risibili all’occupazione temporanea di suolo pubblico per raccogliere le firme necessarie per la presentazione dei referendum sociali, e dopo le nostre osservazioni in merito alla possibile grave violazione dei nostri diritti politici e ad un evidente comportamento discriminatorio nei nostri confronti rispetto alle altre forze politiche, finalmente abbiamo ottenuto dal Comune il permesso di esercitare i nostri diritti, al pari degli altri gruppi politici ed associazioni della città.
Dispiace dover costatare che abbiamo dovuto ricorrere all’Autorità Prefettizia e denunciare il fatto alla pubblica opinione, per riuscire ad esercitare i nostri diritti politici costituzionalmente garantiti entro le scadenze imposte dalle norme che regolano i referendum.
Siamo sicuri che l’iniziale “diniego” sia stato dovuto solo ad una sottovalutazione degli Uffici comunali, ma siamo comunque confortati dal buon funzionamento delle procedure di garanzia”.
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