FANO – Il personale della Polizia di Stato ha effettuato nei giorni scorsi specifici servizi di controllo per il contrasto dei reati contro il patrimonio, nella città di Fano. Impegnati, in tale contesto, oltre venti Agenti, fra operatori del locale Commissariato di P.S., della Squadra Mobile di Pesaro, della Polizia Stradale, oltre ad alcune pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia.
I predetti controlli hanno consentito di trarre in arresto V.L., 29enne di origine campana, già noto alle Forze dell’Ordine, residente a Fano, allontanatosi illegalmente dal luogo ove si trovava agli arresti domiciliari nonché, a seguito di altra distinta operazione, di sventare una probabile rapina in danno di una gioielleria di quel centro storico o di un rappresentante di preziosi.
Nello specifico, le autopattuglie della Squadra Mobile e del Commissariato fanese, intercettavano in via Mura Augustee una potente moto marca Honda modello Hornet, la cui targa appariva subito sospetta in quanto le lettere ed i numeri che vi erano riportati non risultavano a rilievo come previsto, ma “piatti”. Il conducente, tentava di sottrarsi al controllo partendo ad alta velocità ed attuando spericolate manovre per divincolarsi nel traffico cittadino, venendo comunque raggiunto e bloccato nei pressi della rotonda c.d. “della Liscia”.
Dal successivo approfondimento risultava che sulla targa originale del motoveicolo era stata applicata una pellicola adesiva che riproduceva le caratteristiche di quelle originali, ma con numeri e lettere non censite al PRA. L’uomo alla guida risultava essere un italiano 47enne, residente a Napoli, noto alle Forze di Polizia in quanto già coinvolto in episodi di rapina a danno di rappresentanti orafi e gioiellerie in varie zone d’Italia. Gli Agenti, nella circostanza, denunciavano l’uomo in stato di libertà per aver circolato alla guida una moto munita di targa falsa, oltretutto senza patente di guida, revocatagli nel 2000, privo di copertura assicurativa e con la revisione del mezzo scaduta, motivo per il quale gli sono state comminate svariate multe ai sensi del Codice della Strada per un totale di circa 5mila euro. Sono in corso le opportune verifiche, non potendosi escludere che il predetto soggetto si approntasse, con l’eventuale intervento di qualche complice, a consumare una rapina a danno di una delle gioiellerie del centro storico fanese o di un rappresentante, rapina sventata dall’intervento della Polizia.
A tale riguardo si evidenzia che la tecnica utilizzata dai malviventi specializzati in tale settore, consiste nell’attendere i rappresentanti orafi all’uscita dalle gioiellerie per poi, utilizzando potenti ed agili motoveicoli, muniti di targhe falsificate, seguirli e sottrargli le borse contenenti i preziosi, o aggredendoli fisicamente o, una volta individuata l vettura della vittima, prelevarla dall’abitacolo con una azione di forza alla prima occasione favorevole e fuggire a tutta velocità.
Nel medesimo contesto personale del Corpo Polizia Municipale di Fano procedeva al controllo di una vettura condotta da V.L. 29enne originario di Torre Annunziata (NA) ma residente a Fano, a bordo della quale si trovavano altri 7 passeggeri, di cui 4 bambini non ancorati ad alcun sistema di ritenuta, in evidente sovrannumero rispetto a quanto consentito. Sin da subito l’uomo teneva un comportamento aggressivo nei confronti degli Agenti, rifiutandosi di declinare le proprie generalità, minacciandoli ed insultandoli, nonchè ostacolando platealmente le attività di accertamento e di contestazione delle infrazioni al Codice della Strada rilevate.
Poiché emergeva che il 29enne, già sottoposto al regime della detenzione domiciliare dovendo espiare una pena detentiva per aver commesso, nel 2008, una rapina in danno di una farmacia di quel centro, si trovava al di fuori della propria abitazione in quanto stava fruendo di un breve permesso, veniva informato dell’accaduto il competente Ufficio di Sorveglianza di Ancona che disponeva la sospensione della misura alternativa ed il ripristino della detenzione in carcere, demandando per l’esecuzione il Commissariato di P.S. di Fano.
Conseguentemente i poliziotti provvedevano a rintracciare V.L. e dopo averlo tratto i arresto, lo conducevano presso la Casa Circondariale di Villa Fastiggi.
X me e’ tutta colpa dei comunisti , o sx , con il loro perbenismo ammettono tutto , magistratura compresa e non li puoi neanche sparare neanche dentro casa .( io se capita lo faccio e come ) !! Quindi delinquenti sono governo magistrati e tutti i cosiddetti perbenisti !!!
Ma è mai possibile che tutta sta “monnezza” si riversa qua?
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