PESARO – Il lavoro del CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) della Provincia di Pesaro e Urbino è ricco di storie affascinanti e significative anche per la crescita e l’educazione dei nostri bambini. Capita che, durante una passeggiata in campagna in compagnia della loro mamma, i due fratellini Mattia e Maya, due settimane fa, si sono imbattuti in una poiana femmina in difficoltà. La signora, avendo dimestichezza con la fauna selvatica, è intervenuta prontamente mettendo in sicurezza il rapace e contemporaneamente chiamando subito gli operatori del Cras che hanno raggiunto la famiglia recuperando l’animale. La piccola Maya è però scoppiata a piangere quando ha capito che l’operatore, per soccorrere degnamente la poiana, avrebbe dovuto portarla via con se, dato che non è permesso ai privati cittadini di tenere in stallo animali selvatici. Al pianto disperato della piccola, l’operatore ha promesso che, una volta riabilitata, la bimba e la sua famiglia avrebbero potuto assistere alla sua liberazione, momento sempre molto toccante anche per gli stessi operatori. Ogni promessa ad un bambino è un impegno importante per il Cras e ieri pomeriggio Maya, Mattia e la loro mamma, erano presenti alla liberazione del rapace. Recentemente, un’altra ragazzina di terza media, durante una visita nella struttura del Cras, si è talmente appassionata al lavoro svolto dai due operatori da desiderare di scegliere uno studio professionale che la porti ad imparare “quel mestiere” come lo ha definito lei stessa.
L’importanza di un servizio di tale positivo impatto sull’ecosistema del nostro territorio è ormai un dato acquisito, tanto che tutte le associazioni animaliste e ambientaliste della nostra Provincia da un anno lottano per impedire la chiusura della struttura di Ca’ Girone che da molti anni, con dedizione e passione, a qualsiasi ora del giorno e della notte, è in grado di intervenire con grande tempestività, professionalità e competenza.