FANO – “Soltanto oggi, e solo grazie alla tenacia del nostro consigliere regionale Piergiorgio Fabbri che ci ha prontamente informati, siamo stati in grado di leggere il contenuto di una delibera di giunta regionale approvata il 22 febbraio scorso, il cui oggetto è già di per sé agghiacciante, almeno per chi continua a credere in una sanità pubblica e di qualità: “Realizzazione della nuova struttura ospedaliera dell’Azienda ospedaliera “Ospedali Riuniti Marche Nord” – Approvazione schema di accordo”.
Si tratta del primo concretissimo passo della Giunta Ceriscioli verso la chiusura dell’ospedale di Fano e la realizzazione del famigerato ospedale unico, che secondo questo atto ufficiale sarà realizzato a Fosso Sejore (il sito peggiore tra quelli presi in considerazione, come emerso da precedenti studi, scelto arbitrariamente alla faccia della partecipazione e del coinvolgimento del territorio) con la formula del partenariato pubblico-privato, che non offre alcuna garanzia in fatto di sostenibilità finanziaria e la valorizzazione degli immobili. Meno male che Ceriscioli a gennaio nel consiglio monotematico a Fano rassicurava sul fatto che la strada del mutuo fosse percorribile!
La delibera prevede la sottoscrizione di un accordo tra la Regione e l’Azienda Marche Nord per trasferire in capo alla prima le competenze per quanto riguarda l’acquisizione dell’area, la progettazione e l’esecuzione dell’opera con la contestuale istituzione di un comitato di indirizzo composto da esponenti di entrambi gli enti; si stabilisce inoltre la stipulazione tra Regione, Provincia e Comuni di Fano e Pesaro di un accordo di programma per la realizzazione delle infrastrutture viarie necessarie al collegamento del nuovo complesso ospedaliero con la rete viaria esistente.
Per questo ci rivolgiamo con urgenza al Sindaco Seri affinché esprima con i fatti la contrarietà di Fano allo sciagurato progetto dell’ospedale unico, per di più alle peggiori condizioni possibili, opponendo un chiaro e fermo rifiuto verso la sottoscrizione di tale accordo di programma.
Tutto quello contro cui comitati, associazioni e singoli cittadini si sono battuti in questi ultimi anni si sta realizzando sotto la compiaciuta guida di Ceriscioli e del Pd, che tengono ferma la barra verso la devastazione della sanità pubblica provinciale senza tenere minimamente conto di un’opinione pubblica che si è già espressa in maniera netta, assidua e documentata”.
Lista Civica MOVIMENTO CINQUE STELLE FANO – movimento5stelle.it
Hadar Omiccioli, Marta Ruggeri, Roberta Ansuini
L’operazione sull’ubicazione del nuovo ospedale decisa in punta di piedi nel febbraio 2016 dal Presidente della Regione Marche Ceriscioli e dalla sua giunta , con il silenzio dei consiglieri regionali della provincia di Pesaro e soprattutto di Fano, come Carloni e Minardi e di quelli dell’entroterra, dimostra che la politica regionale se ne frega della salute dei suoi concittadini . I politici diranno ma la regione pensa alla salute in quanto costruisce un nuovo ospedale, come se una nuova struttura potesse curare veramente e non fosse la cura in se che possa guarire la malattia . Mettere in cantiere una spesa di circa 500 o seicento milioni in tempi di crisi non si sa a chi possa giovare se non agli ingenieri, archittetti, imprese edili e qualche primario. La scelta dell’ubicazione sembra una delle più infelici, l’onorevole Ricciatti e il sindaco di Fano ora fanno il pianto greco perché il loro alleato non gli ha avvisati e questo dimostra ancora come la maggioranza Pd tenga conto dei programmi e delle alleanze elettorali.
Fra l’altro in tutte le pagine dei giornali locali c’è il risultato del primo anno di Ceriscioli che in una conferenza stampa si autodefinisce “ l’uomo del fare “ come un Berlusconi di provincia qualsiasi, invece si dimostra come il suo compagno di partito Renzi, un blà blà blà.
Se si vuole seguire la salute dei cittadini il presidente Ceriscioli faccia quello che deve fare un responsabile della salute ,preoccuparsi delle cure e dell’assistenza sanitaria iniziando a specializzare i reparti sia di Fano che di Pesaro, usufruire delle strutture esistenti, acquistare macchinari moderni per le diagnosi e per le cure, assicurarsi primari validi e che possano far fronte a qualsiasi intervento sanitario, in modo da evitare le migrazioni fuori regione che tanto costano si parla dai 60 ai 70 milioni all’anno, con questa cifra in otto anni si paga l’ospedale nuovo, oppure con la sola spesa di un anno si acquistano apparecchiature le più sofisticate del mondo, quindi a chi giova costruire un nuovo ospedale.
Se continueranno su questa insensata idea faranno fallire l’intera regione, perché forse sanno che non pagheranno mai di tasca propria.
I cittadini marchigiani non vogliono pagare le tasse per faraonici progetti , il Presidente si impegni a diminuirle e assistere i cittadini più indigenti.
IL PRI di Fano
Gabriele Gerboni