FANO – Una coppia ottantenne, poco dopo cena, approfittando della temperatura gradevole, aveva deciso di fare una passeggiata tra il Lido e la Sassonia. Ad un certo punto l’uomo, a corto di contante, si ferma in banca per fare un prelievo al bancomat. Terminate le operazioni riprende la camminata a braccetto con la moglie. Dopo circa un’ora risalgono nell’autovettura parcheggiata in viale Adriatico per rientrare a casa.
Di lì a poco quella che sembrava una rilassante serata si trasformerà in un incubo. La coppia non si era accorta di essere stata pedinata per tutto il tempo da tre soggetti che ne avevano studiato attentamente le mosse. Infatti, appena saliti in auto, repentinamente due individui entrando dalle portiere posteriori afferrano al collo i coniugi immobilizzandoli. Il terzo rimane all’esterno a fare il palo. Attimi di panico ma l’uomo, anche se colto di sorpresa, reagisce azionando il clacson per attirare l’attenzione dei passanti. L’aggressore, dopo aver più volte provato a strappare il borsello dell’uomo desiste mentre il complice riesce ad afferrare la borsetta della donna.
L’uomo, sebbene colto da malore, ha la lucidità di chiamare i soccorsi. Arriva immediatamente personale del 118 che trasporta i coniugi sotto shock all’ospedale di Fano. L’uomo, superata la miocardia acuta da stress, verrà dimesso con lesioni al volto e un ematoma al labbro, mentre la donna uscirà dall’ospedale con una lesione al polso.
Nel frattempo giungono i carabinieri di Fano che effettuano un primo sopralluogo senza riuscire a rintracciare i rapinatori. Appena la coppia si riprende dallo shock, sebbene non avesse avuto il tempo di vedere gli aggressori in faccia, fornisce una dettagliata descrizione dell’abbigliamento ed in particolare delle scarpe che indossavano.
Prontamente venivano acquisite le videoriprese sia del bancomat dove l’uomo aveva prelevato sia di alcune telecamere utilizzate da pubblici esercizi della zona. Dalle riprese era possibile ricostruire il lungo pedinamento cogliendo l’attimo in cui i tre osservano i coniugi fare il prelievo al bancomat. L’abbigliamento e le particolari scarpe indossate dai rapinatori facilitavano l’individuazione ed il riconoscimento da parte delle vittime. Ai militari il compito di dare un nome e cognome agli autori della rapina. Prima sono state ripulite le immagini e poi è entrata in campo la conoscenza del panorama delinquenziale locale. Passate le foto di mano in mano alla fine un carabiniere ha riconosciuto uno dei tre rapinatori. Si trattava di un tunisino di 38 anni con precedenti per spaccio senza fissa dimora. Ne è seguita una lunga e minuziosa attività di riscontro per dare conferma all’ipotesi investigativa. L’attività svolta è stata comunicata all’autorità giudiziaria che ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il tunisino, O.J., è stato rintracciato nel centro storico di Fano mentre gironzolava insieme a numerosi connazionali e, dopo le formalità di rito, condotto in carcere. Le indagini continuano per assicurare gli altri due rapinatori alla legge.