FANO – “Mercoledì 10 febbraio ricorre il giorno del Ricordo, solennità civile nazionale istituita con la legge n.92 del 30 marzo 2004 con la quale si vuole conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani assassinati nelle foibe ed esiliati dai territori istriani, fiumani e dalmati.
Nonostante siano previste manifestazioni pubbliche istituzionali ad ogni livello per onorare questa ricorrenza la questura di Pesaro ha vietato il corteo di Forza Nuova, che si sarebbe dovuto tenere tra il Pincio di Fano e il monumento ai Caduti, situato a poche centinaia di metri in via Buozzi.
“Ho personalmente depositato presso il commissariato di Fano con oltre 15 giorni di anticipo il preavviso di pubblica manifestazione che Forza Nuova aveva programmato per mercoledì 10 febbraio alle 18, consistente in un corteo di poco più di 300 metri” esordisce in un comunicato stampa Davide Ditommaso, coordinatore di FN per le Marche.
“Il corteo doveva partire da Porta Maggiore proseguendo per Via Rimembranze per poi concludersi in via Buozzi, all’altezza del Monumento ai Caduti dove era prevista la deposizione di un mazzo di fiori e dove i nostri militanti avrebbero provveduto a celebrare un presente silenzioso con delle fiaccole, e non avrebbe comportato di fatto nessun problema alla circolazione svolgendosi per buona parte in vie escluse al traffico, tanto meno ai residenti in quanto le manifestazioni di FN si sono sempre svolte in maniera ordinata e pacifica.
Invece venerdì 5 febbraio mi è stato notificato da agenti della DIGOS il divieto allo svolgimento del corteo, a firma del questore Lauriola.
A dir poco ridicole le motivazioni del divieto le quali riporto testualmente ”la concomitanza del mercoledì delle ceneri, l’area indicata per lo svolgimento della succitata manifestazione è inadatta, sia per l’orario previsto che per il percorso generalmente interessato da passeggio pedonale e traffico veicolare”. Forse, secondo la questura, le manifestazioni, quelle di Forza Nuova in particolare, dovrebbero tenersi nel deserto, visto che il problema principale sarebbe la presenza del pubblico!
Ma la Questura di Pesaro non è nuova a questi “creativi” divieti nei confronti di Forza Nuova-prosegue Ditommaso-considerato che ormai da oltre 5 anni ha puntualmente vietato, unico caso in Italia, oltre 10 cortei del nostro movimento, sempre adducendo motivazioni tanto pretestuose quanto completamente infondate.
Questo atteggiamento ha niente a che fare con la tutela dell’ordine pubblico, ma rappresenta un caso di inaccettabile repressione politica e un trattamento di particolare censura nei confronti di Forza Nuova.
I militanti forzanovisti-conclude Ditommaso-onoreranno anche a Fano la giornata del ricordo secondo lo stile che li contraddistingue, ma non con le modalità imposte da una Questura che continua ad operare in modo profondamente scorretto, abusando della propria autorità”.
Davide Ditommaso
Forza Nuova Marche