URBINO – «L’assemblea dei sindaci, grazie al documento approvato nell’ultima seduta, è riuscita a bloccare l’applicazione della riforma sanitaria regionale. Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ha chiesto pubblicamente scusa davanti a 58 sindaci per le azioni affrettate messe in atto dai vertici regionali dell’Asur, che hanno smantellato, per sua stessa ammissione, le strutture ospedaliere della aree interne in una sola notte, senza seguire alcun processo di accompagnamento alle modifiche, così come previsto dalla riforma stessa e come, invece, è stato fatto in altri territori della regione».
Il presidente della Conferenza dei Sindaci di Area Vasta 1, sindaco di Urbino Maurizio Gambini, vuole chiarire i fatti avvenuti nelle ultime settimane e precisare il ruolo fondamentale che l’assemblea dei sindaci sta avendo nella vicenda della sanità a livello provinciale. «L’azione messa in campo dalla conferenza di Area Vasta – continua Gambini – è stata fondamentale e ha portato il presidente Ceriscioli a riflettere sulle conseguenze disastrose causate dalla riforma sanitaria sul nostro territorio e anche sulla sua applicazione affrettata senza aspettare il parere della commissione competente. Ceriscioli stesso, infatti, sabato scorso ha ammesso che l’emergenza-urgenza va garantita h-24, sennò non è emergenza-urgenza.
L’ammissione pubblica dell’errore è stata possibile soltanto grazie alla nostra azione come assemblea dei sindaci e se il presidente avesse ascoltato il risultato anche delle passate riunioni non si sarebbe messo in una situazione così difficile. La responsabilità dei dirigenti, persone competenti a mia conoscenza, di sicuro c’è stata, ma il presidente non poteva non sapere quello che stava succedendo nel nostro territorio provinciale, in particolare dopo le nostre sollecitazioni e inviti a discutere in assemblea queste tematiche, rimaste da lui inascoltate. Faccio fatica, quindi, a pensare che sia stata soltanto responsabilità dei dirigenti».
Gambini sottolinea anche l’impegno nel fare funzionare la Conferenza dei Sindaci di Area Vasta: «E’ un compito difficile, al quale mi sto dedicando da mesi, ma ci siamo riusciti, perché la presenza di 58 sindaci su 59 e l’approvazione di un documento condiviso è un risultato enorme, unico nella nostra regione, dove nessun’altra assemblea è riuscita a riunirsi così spesso e a ottenere la compattezza dei fronte dei sindaci. Noi, invece, abbiamo tenuto il gruppo compatto, abbiamo condiviso le scelte, al di là della politica, per il bene di tutti i nostri cittadini.
Un passaggio anche sull’incontro pubblico di domani (mercoledì 20 gennaio) alle 21 nella Sala Raffaello di Collegio Raffaello: «Tutte le persone interessate sono invitate a partecipare, in quella sede spiegheremo quello che sta accadendo, perché il nostro obiettivo è arrivare a un percorso davvero trasparente, che sia chiaro agli occhi dei nostri cittadini; questo è un modo nuovo di intendere le istituzioni al servizio delle persone, senza più nascondersi nelle segrete stanze dei partiti. Da parte mia, non ho condiviso il metodo con cui i sindaci PD hanno presentato il documento discusso in assemblea, ma ho deciso di metterlo in votazione, dopo le opportune modifiche avanzate dagli altri sindaci, in uno spirito di condivisione e di collaborazione.
Chiederò – conclude Gambini – che la questione sanità sia discussa anche in sede di Cal (il Consiglio delle autonomie locali) e che sia presentata una nuova proposta di modifica alla riforma, condivisa con i territori, per arrivare poi a un iter di approvazione e di applicazione chiaro per tutti. A questo punto credo che Urbino si sia dimostrata un alleato vero delle aree interne, questa è la grande differenza rispetto al passato».