Fossombrone in MoVimento: “Ceriscioli ha dettato legge, contraria ai principi della democrazia”

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FOSSOMBRONE – “Alcuni giorni fa, al telegiornale veniva trasmesso un servizio sulla nostra cara Capitale dove, dopo gli ultimi scandali, all’imbrunire escono i topi dalle fogne.
Sembrano i nostri amministratori regionali quando, la sera del 5 gennaio scorso, per paura di essere contestati dai cittadini, si nascondevano nell’ombra della sera per visitare ciò che stanno distruggendo e cannibalizzando a favore del privato e dopo anni di cattiva amministrazione, pensando prettamente ai loro interessi, alle loro poltrone per se stessi e per i loro amici.
Ma ora il vento sta cambiando: devono affrontare quello del M5S, formato da cittadini con una vita semplice e senza interessi politici, che ci mettono la faccia pur di sbugiardare questi personaggi, taluni anche voltagabbana, che dopo la schifosa delibera 1183 del 22 dicembre e le conseguenti determine Asur 913, 914, 915 e 916 del 24 dicembre 2015, approvate subdolamente alla vigilia di Natale – per non avere fischi e per prendere il premio degli obbiettivi raggiunti – andavano a festeggiare con i soldi dei cittadini le festività di Natale.
Ma i cittadini del M5S locale, anche nei giorni di festa hanno lavorato, documentandosi, per fornire informazioni precise e chiare agli ignari elettori, con assemblee pubbliche stracolme di persone e caratterizzate dalla ignobile assenza dei rappresentanti della giunta comunale di Fossombrone.
Sono stai aspramente criticati e contestati, e con essi tutti i sindaci che sostenevano una riorganizzazione sanitaria contestata persino dal personale sanitario, tanto che il 9 gennaio, l’assemblea dei 55 Sindaci sui 59 dell’area vasta della provincia di Pesaro e Urbino, hanno votato all’unanimità un documento destinato alla Regione con cui veniva richiesta la revoca delle delibere regionali 735/2013, 991/2015 e 1183/2015 e delle determine Asur 913, 914, 915 e 916.
Il controsenso però sta nel fatto che molti di questi sindaci, in altre assemblee, vedi quella del 22 novembre e 16 dicembre 2015, per cause poco credibili si sono assentati al momento del voto o non si sono nemmeno presentati, quindi senza rispettare il mandato che i cittadini gli hanno affidato con il loro voto e lo stipendio che viene loro pagato con denaro pubblico.
Il professore di matematica Ceriscioli prosegue imperterrito per la sua strada e la democrazia, anche nelle Marche, è quindi pressoché stata sepolta. A questo punto non si sa più chi si deve dimettere: il presidente Ceriscioli per essere stato sfiduciato dai 55 sindaci al termine dell’assemblea del 9 gennaio (e con lui gli stessi dirigenti Asur che in fretta ed in furia, a suo dire, hanno attuato le determine) oppure i 55 sindaci per non essere stati ascoltati da Ceriscioli??
Ma la protesta dei cittadini, questa volta non ha precedenti ed alla luce dei fatti, i 55 sindaci si sono dovuti piegare alla cruda realtà: andare contro la disciplina e le combine di partito e, seppur controvoglia, alzare la mano, come si vede dalle prime pagine dei giornali. Ma diciamolo: noi riteniamo che per molti di quei 55 sindaci, votare contro le scelte di Ceriscioli sia stato solo un voto di facciata e soltanto per salvarsi la faccia davanti ai loro cittadini, specie per gli amministratori di quei comuni che fra pochi mesi andranno al voto.
Con molta soddisfazione degli elettori di questa giunta regionale, la IV commissione sanità ha approvato, l’11 gennaio, le delibere di giunta del professore di matematica, apportando qualche modifica temporanea (il famoso piatto di lenticchie) giusto perché in alcune amministrazioni a primavera si va al voto, facendole sembrare chissà quali conquiste. In realtà è nulla.
Non parliamo degli amministratori della nostra bellissima città di Fossombrone: il sindaco ormai pensa alla Thailandia, il suo vice è in una crisi esistenziale non sapendo più quello che deve scrivere per essere poi smentito dalle decisioni regionali; passa intere notti a bannare chi lo contesta sui social network.
Sono così allo sbando che lo stesso consiglio comunale, formato dai partiti di sinistra e del PD locale, viene smentito da uno stesso partito che fa parte della maggioranza, dichiarando alla stampa che non sapeva nulla delle scelte adottate dal sindaco e dal vice. Per questo chiediamo un atto di responsabilità da parte della sinistra che si trova in consiglio comunale: sfiduciate il sindaco, sfiduciate il vice-sindaco che con il suo cambio di casacca vi ha deriso. Non abbiate paura, se davvero tenete al bene di Fossombrone.
Ed ora, dopo che sindaco e vice hanno di fatto amministrato una città a modo loro, snobbando gli stessi alleati di giunta, ai loro elettori arriva la scenetta delle liti all’interno della lista civica, quasi fosse un modo per recuperare lo strappo fatto ai propri simpatizzanti. Patetici! E l’assurdo è che qualcuno ci casca e li voterà ancora.
Alcuni rappresentati della vecchia politica locale si sono anche presentati alla nostra assemblea del 8 gennaio scorso, “informare i cittadini sul tema sanità”, chiedendo delle alleanze politiche, ma noi del M5S di Fossombrone abbiamo la nostra lista, con il nostro simbolo: accettiamo di incontrare tutti, così come abbiamo fatto fino ad ora con le forze politiche e associazioni cittadine, facciamo parlare tutti perché siamo qui per lo stesso motivo: capire perché queste amministrazioni hanno fallito e per dare una risposta a tutti i cittadini.
Ma ribadiamo a tutte le forze politiche che se vogliono davvero aiutare la città di Fossombrone, l’unico coinvolgimento politico nella nostra lista è quello di votarci, evitando di fare liste che gli stessi sostenitori sanno che non potranno raccogliere nemmeno i voti necessari per eleggere un solo consigliere. Se lo faranno, è solo un modo per disperdere voti e rafforzare quella corrente politica che fino ad ora ha fatto solo gli interessi di partito e, soprattutto, ha contribuito a chiudere l’ospedale di Fossombrone.
Siamo l’unica e vera forza di opposizione a questa amministrazione malsana e corroborata da interessi che di certo non vanno a favore dei cittadini.
La costruzione di una REMS voluta a Fossombrone, è uno dei tanti esempi.
I nostri interventi e l’informazione costante a favore dei cittadini, hanno portato scompiglio nelle forze politiche presenti da 50 anni in questo territorio, tanto che i partiti non sanno più che pesci pigliare: per questo fanno girare voci prive di ogni fondamento verso il Movimento 5 Stelle di Fossombrone, voci che a breve saranno palesemente smentite con fatti concreti.
Sono gi ultimi rantoli di una bestia che ormai ha fatto il suo tempo, sono i colpi a vuoto di un pugile messo all’angolo.
Noi del M5S vogliamo ringraziare tutti i cittadini, anche simpatizzanti di altre forze politiche, che vorranno contribuire a far si che la vecchia politica venga sconfitta una volta per sempre”.

Fossombrone in MoVimento

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