MAROTTA – Il comitato pro Marotta unita non vuole scendere in polemica con i candidati a sindaco del Comune di Fano, Del Vecchio e Seri, che in alcune assemblee per le elezioni amministrative del comune di Fano si sono schierati apertamente con il coordinamento Fano Unita. Il nostro comitato non vuole partecipare nè schierarsi nel dibattito elettorale per le elezione del sindaco di Fano. Comunque vogliamo esprimere tutta la nostra ammirazione per gli altri candidati a sindaco che con coerenza hanno sempre sostenuto di essere dispiaciuti della perdita di una piccola parte del territorio comunale ma avrebbero rispettato democraticamente la volontà di unità dei Marottesi qualora fosse stata espressa dal voto referendario del 9 marzo. Noi del comitato pro-Marotta vogliamo specificare la nostra posizione in merito al risultato del referendum e ribadire la necessità di unire in un’unica amministrazione il territorio marottese.
In quelle assemblee è stato detto che il risultato del referendum sarebbe stato snaturato dal voto dei cittadini di Marotta di Mondolfo, secondo noi invece il voto referendario è stato snaturato dal voto dei cittadini di Pontesasso, Torrette, Metaurilia che nella proposta di legge non sono interessati direttamente al processo di unificazione di Marotta. Il primo atto amministrativo della regione Marche prevedeva che al voto referendario fossero chiamati solo i cittadini di Marotta di Fano, veniva così rispettata l’autodeterminazione di una minoranza. E’ stato il Comune di Fano che ha fatto un ricorso chiedendo un ampliamento della platea del voto. In democrazia, una volta stabilita la platea del voto, non bisogna forse rispettare il risultato della consultazione ?
Nelle assemblee suddette si e’ parlato del “ referendum che divide….” e che “ dividere e’ una scelta anacronistica e antistorica…..”.
I due sopramenzionati candidati a sindaco dove sono vissuti in tutti questi anni?
Non conoscono la storia del territorio di Marotta? Noi marottesi vogliamo unire il nostro territorio e la nostra battaglia di unificazione ha più di settanta anni di storia. Il risultato del voto del referendum del 9 marzo ha riaffermato con forza che i cittadini di Marotta , sia quelli di Marotta di Mondolfo che quelli di Marotta di Fano , vogliono essere uniti e vogliono che la regione marche con una legge, tenendo conto dell’inequivocabile risultato referendario, abbatta quel “ muro” di separazione che negli anni ha portato ad uno sviluppo distorto e al soffocamento delle potenzialità turistiche ed economiche della nostra cittadina.
Il Presidente
Gabriele Vitali
È veramente triste leggere certe cose..innanzitutto il comitato pro Marotta Unita è da sempre esplicitamente politicizzato in quanto ha sin dall’inizio coinvolto nella sua propaganda amministratori ed ex amministratori del comune di mondolfo e,davanti a tutti,il PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE SOLAZZI che gli ha sempre pubblicamente sostenuti ed ha portato in regione solo la loro voce ..inoltre gli altri candidati sindaci sono tutt’altro che non schierati in quanto 2 di loro (Carloni e D’Anna) sono 2 tra i consiglieri regionali che hanno votato SI al referendum e alla delibera di ampliare il voto a Mondolfo..forse il presidente del comitato Pro Marotta Unita si dimentica che,dopo il primo giustissimo ricorso del comune di Fano, il TAR si era espresso dicendo che dovevano votare solo le popolazioni limitrofe a Marotta di Fano all’interno del comune di Fano..la regione con una delibera ha ELUSO il TAR estendendo il voto a mondolfo..comunque ricordo al presidente che c’è un RICORSO PENDENTE che potrebbe ANNULLARE IL VOTO DI MONDOLFO..inoltre mi stupisco di come il presidente parli di votanti a Metaurilia quando si è votato solo fino Torrette..e ricordo sempre al presidente che nel precedente Referendum il confine di Marotta era stato individuato fino al cosidetto Rio Crinaccio,ovvero comprendeva l’intera pontesasso che ora invece dallo stesso presidente viene dichiarata non interessata …ma da quando nel tempo i confini di un territorio si restringono ??come può essere che la Marotta degli anni 80 risulta più estesa di quella di questi anni ???la risposta è davanti a tutti: perché quelli del comitato del SI sapevano che altrimenti sarebbe sicuramente prevalso il NO..insomma un referendum talmente democratico da essere stato sin dall’inizio pilotato..smettetela per cortesia di parlare come se dall’altra parte ci siano persone che non sono in grado di ragionare con le loro teste..ma forse il problema è proprio questo giusto?? Alessandra
brava alessandra,vitali è la sua compagnia non capiscono niente,non conoscono le regole,capiscono solo le cose sbagliate
Triste è volere a tutti i costi non rispettare il voto, triste è andare a strattonare per la giacca i tribunali per portare avanti la propria idea contro la maggioranza, cercare di confondere i poteri della politica e magistratura. E poi se Solazzi fa politica, e non credo sia una colpa, la Foschi in regione non porta avanti i vostri interessi? Figli e figliastri?
Caro Roberto occorre capire cosa vuol dire maggioranza … la maggioranza dei cittadini del Comune di Fano ha votato NO a spostare il confine verso Mondolfo. Cambiare le regole del gioco (in quale altro caso si è fatto votare chi vuole annettere?) e poi invocare la democrazia è rischioso, per non dire scorretto, per non dire non democratico. Ricordo inoltre che Solazzi non è un consigliere regionale ma il Presidente del Consiglio della Regione che è “figura giuridica autonoma prevista dal 3° comma dell’art. 122 della Costituzione Italiana e disciplinata dallo Statuto delle varie Regioni italiane, e in generale rappresenta il Consiglio regionale, lo convoca, lo presiede e ne dirige i lavori; è un organo super partes del Consiglio regionale e tutela le prerogative e assicura il pieno e libero esercizio del mandato di tutti i consiglieri regionali.” Forse qualcuno farebbe bene a ripassare (Solazzi compreso!) lg
sotto Fano vuoi dire Pontesasso e Torrette, non Marotta. Stranamente non si vuole unire Marotta con Marotta, bensi’ Marotta con Pontesasso e Marotta con Torrette. Marottasasso? Marottette? Le accuse al politico nello svolgimento della sua carica dimostratele, non mi riguarda, a me lui piace.