MARCHE – Antonio Baldelli, segretario provinciale di Fratelli d’Italia, ha voluto trascorrere un ultimo dell’anno davvero diverso.
Il 31 dicembre, insieme ad alcuni cittadini e a un nutrito gruppo di giovani, ha infatti visitato gli ospedali dell’Entroterra che sono stati chiusi proprio l’ultimo giorno dell’anno e quelli in via di smantellamento, ossia quelli di Pergola, Cagli, Fossombrone e Sassocorvaro.
La posizione di Baldelli è chiara: “No all’ospedale unico! Cancellazione dell’attuale Piano sanitario, perché un altro Piano è possibile!”.
Il segretario di Fratelli d’Italia spiega: “La chiusura degli ospedali di Cagli, Fossombrone e Sassocorvaro, trasformati in ospedali di comunità, ossia in poco più che delle infermerie, è solo il primo passaggio di questo scellerato piano sanitario che distrugge il diritto alla salute di un’intera Provincia.
Il secondo passaggio sarà infatti lo smantellamento, nel breve-medio termine, degli ospedali di Pergola, Urbino e Fano, peraltro già in atto da tempo, come denunciato anche dai sindacati e dallo stesso personale sanitario e come sfuggito sulla stampa, nei giorni scorsi, ad alcuni amministratori locali dello stesso PD”.
Prosegue Baldelli: “Quando l’attuale Piano sanitario, a firma PD, sarà definitivamente attuato, rimarrà un solo ospedale, quello di Pesaro. Ma di ciò non potranno essere soddisfatti nemmeno i cittadini pesaresi, perché quest’Ospedale dovrà far fronte, da solo, ai bisogni dì un’intera provincia. E così l’Ospedale di Pesaro non riuscirà più ad assicurare cure adeguate e risposte pronte né ai cittadini dell’entroterra né a quelli di Pesaro e Fano.
Nel frattempo, però, la sanità privata avrà scalzato quella pubblica, con lauti guadagni per i soliti noti. E alla fine potranno curarsi solo coloro che ne avranno la possibilità economica”.
Va giù duro l’esponente di Fratelli d’Italia: “Il presidente della regione Ceriscioli, i consiglieri regionali e quei sindaci del PD (non tutti fortunatamente), che hanno permesso e stanno permettendo tutto ciò, si vergognino e diano le loro dimissioni. Non sono degni di rappresentare i reali interessi dei cittadini della nostra Provincia, ma rappresentano solo quelli del loro partito”.