FANO – Dal lontano 1955 tanta acqua è passata sotto i ponti e tanti ragazzi e ragazze della nostra città si sono avvicendati all’ombra del Campanile della parrocchia Gran Madre di Dio a S.Lazzaro.
L’allora neonata parrocchia, alla guida di un giovane sacerdote – Don Gabriele Belacchi, ha voluto dare un’opportunità ai giovani che vivevano nella poche case presenti intorno alla chiesa; ragazzi che allora non avevano granché per divertirsi. Niente Xbox, Iphon, Tablet, Smaltphon, Play station e quant’altro. Quello che abbondava era invece la passione di correre dietro ad una palla. Non c’era tanto di più. E qui entra in gioco la parrocchia con il suo parroco, che ha capito la loro grande potenzialità. La chiesa aveva alle proprie spalle un terreno ancora incolto e perché non trasformarlo in un campo da calcio? E la realtà si trasforma in magia.
Con l’aiuto di amici, dotati di buona volontà, il campo incolto è diventato presto un prato da gioco; chi si è proposto come dirigente, chi come allenatore e così prendeva corpo l’Unione Sportiva Adriatica, mentre correva l’anno 1955.
Il quartiere si animò di quell’entusiasmo che poi coinvolgerà tutti e porterà i ragazzi a togliersi delle belle soddisfazioni. Alcuni di loro prenderanno il volo per affermarsi nel mondo dello sport a livello professionistico. Tra loro ricordiamo uno degli sportivi più rappresentativi della nostra città, il calciatore Mario Barbaresi. Seguirono anni di grandi emozioni e risultati, fino ad arrivare agli anni settanta, dove il mondo del calcio si evolse e diventò sempre più lontano dello spirito con cui era nato per le vie del quartiere.
Si intuisce che quella strada era diventata difficilmente percorribile ed occorreva convertire in qualche modo le attività dedicate ai più giovani. La parrocchia non si trovò impreparata. Già da diversi anni alcuni giovani atleti aveva già iniziato a praticare uno sport che veniva da oltre oceano; i precursori della pallavolo. Al parroco gli amici fraterni per condividere questa nuova avventura non mancano e via che si ripartì. Era il 1975. La pallavolo di quegli anni era certamente meno spettacolare di quella di oggi, ma certamente uno sport che esaltava al massimo il gioco di squadra ed i valori della socializzazione.
E allora via, allenatori, dirigenti, accompagnatori e sempre gli immancabili ragazzi del quartiere, le cui fila pian piano si sono arricchite di giovani provenienti da altre parti della città, fino a raggiungere gli attuali 250 atleti praticanti al motto di ”… crescere giocando”.
Anche qui i risultati non sono mancati: i ragazzi sono arrivati a giocare fino alla serie C ed hanno vinto anche un campionato nazionale Under 14 nel 1992, mentre le ragazze sono arrivate fino alla serie B2.
Giovani atlete hanno preso anche qui il volo per disputare campionati nelle massime serie nazionali, tra tutte la compianta Anna Zattoni, alla quale è stata poi dedicata la palestra Borgo Metauro che da sempre ospita le attività della società.
Grandi emozioni, sfide al cardiopalma e tanta e tanta gioventù che ha avuto modo, nel tempo, di crescere con le sane regole dello sport.
Don Gabriele ha seguito questa società con l’affetto, la dedizione, l’entusiasmo con cui si cresce un figlio, lasciandola, al momento del suo congedo dalla parrocchia, in mano al nuovo successore, Don Giuseppe Marini, ed i dirigenti con i quali aveva collaborato negli ultimi anni, tra i quali l’attuale presidente Massimo Gabbianelli. A tutt’oggi quando il Donga (nome con il quale Don Gabriele è conosciuto da tutti gli sportivi che hanno fatto parte della società) parla della sua creatura, gli brillano gli occhi, ricorda i tempi passati con profonda emozione e chiama ancora “ .. quei ragazzi” anche quelli del ‘41 che hanno fatto parte di una delle prime squadre di calcio della società nel lontano 1956/57.
Questi i numeri attuali della società:
-250 atleti praticanti;
-12 allenatori federali;
-16 squadre per la corrente stagione sportiva;
-300 e più incontri ufficiali federali l’anno.
In occasione della ricorrenza dei 60 anni dalla fondazione e dei 40 anni di attività della pallavolo, la società ha organizzando il 27 novembre scorso una festa celebrativa con tutti coloro che nel tempo hanno contribuito alla lunga vita dell’associazione, presso la Cooperativa Tre Ponti di Fano.
All’appuntamento si sono ritrovati oltre 200 persone tra atleti, dirigenti ed allenatori che nel tempo hanno militato nelle fila della società, prima con il calcio e poi con la pallavolo. Era presente anche una rappresentativa di “ragazzi” che facevano parte di una delle prime squadre di calcio del ’57, capitanata da Vittorio D’Errico; una squadra di pallavolo del 1975 al completo e tanti altri atleti ed atlete delle varie rappresentative, compresa la squadra di pallavolo dove ha giocato il vice presidente del Consiglio Reg.le Marche, Renato Minardi, presente all’evento.
Tra foto d’epoca, aneddoti ed esperienze vissute nei campi e nelle palestre, raccontate dai vari protagonisti di questo mezzo secolo di sport, grande è stata l’emozione quando ha preso la parola il fondatore e presidente storico per oltre 50 anni, don Gabriele Bellacchi, salutato con la commozione di tutti ed una spontanea standing ovation.
Diverse riconoscenze sono state consegnate all’attuale presidente, Massimo Gabbianelli, dalle autorità amministrative e sportive presenti ai festeggiamenti, tra i quali:
-Renato Minardi – vice presidente del Consiglio Regionale Marche
-Massimo Seri Sindaco del Comune di Fano, accompagnato dal vice sindaco Stefano Marchegiani e dall’Assessore allo sport Caterina del Bianco, già giocatrice di pallavolo;
-Alberto Paccapelo, e rappresentativa, della delegazione del CONI di Pesaro,
-Franco Brasili e Fabio Franchini, rispettivamente Presidente Regionale e Provinciale della FIPAV.