FANO – “Caro Massimo,
non cadere nella trappola che altri hanno costruito, architettato, condiviso( anche sottotraccia e trasversalmente), nel corso di questi anni sulla vicenda Ospedali Riuniti Marche Nord-Ospedale Unico. Oggi rappresenti, piaccia o no, la Città di Fano e la rappresenti in un momento in cui la gente è lontana, lontanissima dai partiti. Perché dunque dovresti seguire gli ordini di “partito”?Non sarebbe più giusto, corretto e rappresentativo dar voce al forte sentimento diffuso nella nostra comunità e cioè un chiaro no all’Ospedale Unico?
Non credo ti sia fatto eleggere per passare alla storia come il sindaco che ha fatto chiudere l’Ospedale Santa Croce. Ma così sarà se non prendi una decisione chiara e netta a favore e a difesa del nostro Ospedale.La sanità e i suoi servizi, a Fano. non si difendono proponendo un sito alternativo(che mai verrà accettato tra l’altro) a quelli pesaresi.E’ l’esatto contrario. Proporre un sito, qualsiasi esso sia, per la costruzione dell’Ospedale Unico significa avallare la scelta di un’unica struttura prima di tutto.Il fatto è che, documenti alla mano, questa nuova ed eventuale struttura non apporterà nessun elemento migliorativo al servizio offerto ai malati e utenti della nostra provincia. Lo dice in modo chiaro ed inequivocabile il Piano Socio Sanitario quando prevede per la provincia di PU :”Un’unica struttura per la copertura del fabbisogno di assistenza e cura al livello minimo di area Vasta”. A conferma di questa misera offerta pubblica ci sono recenti dichiarazioni di amministratori che spalancano le porte al privato.
In realtà c’è stato negli anni un vero e proprio boicotaggio della sanità nella nostra provincia .Dall’entroterra alla costa e viceversa a tutto vantaggio di Ancona della Romagna e del privato . Fano più di altri è stata penalizzata. Ricorderai l’annosa questione delle camere operatorie finanziate ma mai entrate in funzione, nonostante le promesse” garantite” da diverse conferenze stampa alle quali è seguito il silenzio. Il Santa Croce ha perso lentamente, ma scientificamente, il suo ruolo, la sua attrattiva. Non per demerito dei medici, ma a causa di scelte e imposizioni che hanno avvantaggiato altri nasocomi, anche extra regionali.Il colpo di grazie sarà, dopo la costituzione dell’Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord( che non ha assolutamente garantito Fano anzi ha “espropriato” alla nostra città il capitale immobiliare sanitario per garantire operazioni altrove) la costruzione del nuovo ospedale che da sempre è “previsto” negli ambienti che “contano e decidono” a Muraglia.A quel punto Fano perderà l’ospedale,l’indotto ad esso collegato e la “faccia”.
Conosci troppo bene personaggi, metodi e strattagemmi che ci hanno portato a questo punto e sai in cuor tuo che quanto affermavo ieri da consigliere e oggi da semplice cittadino, non sono fantasie o sterili polemiche.Sono altrettanto convinto che non ti piace quanto sta accadendo in Sanità.Capisco anche che il ruolo che rivesti spesso ” limita” l’autonomia da scelte che calano dall’alto per evitare “ritorsioni”, nonostante questo. non prestarti a questa “operazione”.
Un atto di convinto coraggio è quello che ci vuole, non è facile lo so, lo sappiamo. Molti sostengono che non sei un decisionista. Hai una grande occasione per dimostrare che nelle cose che contano non ti nascondi e non ti tiri indietro.Indossa la fascia tricolore, chiama a raccolta i fanesi e guidali fisicamente al Santa Croce per ribadire che questa è una città che non vuol essere più depredata .Ci hanno tolto tutto, adesso basta!”.
Giancarlo D’Anna
cittadino di Fano