MOMBAROCCIO – Conferenza Stampa a Mombaroccio sulla fusione con Massimo Muratori, Vidali Rosilde e Petrucci Emanuele che hanno depositato 508 firme autenticate per chiedere un referendum questa mattina. Mirco Carloni Vice Presidente Commissione Affari Istituzionali “Il 16 settembre avevo scritto che sarebbe stato opportuno che prima di avviare l’iter per la fusione ci fosse un referendum preventivo che vedesse solo cittadini di Mombaroccio pronunciarsi nel merito. http://www.mircocarloni.it/la-fusione-pesaro-mombaroccio-solo-se-saranno-daccordo-i-cittadini-con-un-referendum/” inoltre aggiunge Carloni “La proposta di Legge 9 ad iniziativa della Giunta presentata il 28 settembre 2015 che arriverà in aula prossimamente contiene tre carenze:
1.la legge Delrio parla di referendum preventivi rispetto all’iter della incorporazione. Per questo ho consigliato agli interessati di attivarsi presso la propria amministrazione, visto che non lo ha fatto il sindaco, e ai sensi dello statuto comunale chiedono questa mattina ufficialmente il referendum consultivo sulla delibera di incorporazione. Le azioni a questo fine sono tre: a) chiedo un’audizione dei proponenti il referendum presso la commissione affari istituzionali del consiglio regionale, b)incontro con il prefetto per il rispetto delle garanzie dei diritti di consultazione popolare c)la sospensione degli atti di incorporazione fintanto che i cittadini coinvolti dal trasferimento non si siano espressi previo invalidamento di tutto l’iter.
2.in riferimento alla Pdl viene inserito genericamente una garanzia di avere un municipio, in questo contesto normativa sembrerebbe una promessa non suffragata dalla garanzia che si possa o si voglia costituire infatti nel testo sta scritto che Pesaro “può” costituire un municipio a Mombaroccio, in tal senso ho preparato un emendamento per quando la legge verrà in aula
3.la fretta, come sottolineava anche l’on. Oriano Giovanelli del PD, è foriera di rischi perché su questa vicenda sono diverse le ricadute finanziarie, il MInistero dell’Economia e Finanze nel caso dei comuni San Fermo-Cavallasca non ha ancora risposto pertanto la fusione salta perché di fronte alla mancata certezza sulla deroga al patto di stabilità viene meno l’interesse a perdere l’autonomia per entrambi.
Nella vicenda di Pesaro che ovviamente è giustamente interessata a fare in fretta non c’è stato un parere ufficiale chiesto al Governo che dia la certezza che la deroga si applichi a questo caso perché chi ha da rimettere sarebbe solo Mombaroccio che perde la propria sovranità perché in caso di mancata deroga Pesaro acquisisce popolazione ed entrate.”