MOMBARCCIO – “Cittadini Mombaroccesi, il Sindaco del nostro Comune, senza che nulla fosse previsto nel programma elettorale su cui è stato eletto, ha proposto al Sindaco di Pesaro – che, naturalmente, accetta e ringrazia – di incorporare, nel comune di Pesaro, il comune di Mombaroccio che otterrebbe pochi denari per trasformarsi, da Comune autonomo consacrato dalla storia secolare, in quartiere dormitorio della estrema periferia del comune di Pesaro.
Insomma noi tutti non saremo più mombaroccesi ma diventeremo pesaresi perché Mombaroccio non sarebbe più Comune autonomo (di 2000 abitanti) ma sarebbe ingoiato da Pesaro (90.000 abitanti) diventando sua frazione. Con ciò verrebbe calpestata non solo la nostra autonomia istituzionale ma sarebbero mortalmente feriti i sentimenti di attaccamento alla nostra terra, alla nostra storia, alle nostre memorie, alla nostra cultura.
Cittadini Mombaroccesi,
siamo ancora in tempo per evitare tutto questo e sconfiggere gli sciagurati progetti dell’attuale Sindaco di Mombaroccio ?
Primo. Superare tra noi mombaroccesi animosità, vecchi rancori, antipatie e soprattutto divisioni politiche per trovare l’unità necessaria per sconfiggere, ancora una volta, le mire annessionistiche di Pesaro più volte tentate nei secoli ma sempre respinte dai mombaroccesi a partire dal 1500 in poi. Teniamo presente che questa volta Pesaro, può contare sulla complicità del Sindaco collaborazionista di Mombaroccio e dei suoi seguaci per lo più venuti da fuori. Ma uniti possiamo, comunque farcela!
Secondo. Proporre soluzioni alternative a quella nefasta del Sindaco di Mombaroccio per affrontare le difficoltà economiche del nostro Comune e per beneficiare degli aiuti previsti dallo Stato per i Comuni che si aggregano. L’Unione dei Comuni imperniata su di uno statuto rispettoso del principio di rappresentanza democratica di tutte le minoranze e non caratterizzato da una composizione assembleare antidemocratica come fino ad oggi avvenuto, può rappresentare un equilibrato punto di compromesso fra rispetto della autonomia comunale e necessita di aggregazione delle funzioni per conseguire obiettivi di economicità ed efficienza. La legge prevede benefici importanti anche per le Unioni dei Comuni non solo per i Comuni nati da fusioni. Peraltro, qualora si ritenesse necessario andare oltre l’Unione per dar luogo a una fusione, va detto chiaramente che ciò non potrà e dovrà avvenire con un Comune troppo grande, come Pesaro, ove i benefici economici sarebbero pagati a caro prezzo in termini di perdita della residua autonomia del Comune originario. In altre e ancor più chiare parole, Mombaroccio (2000 abitanti) nell’ambito di un Comune ragionevolmente più grande, ad esempio quello risultante dalla fusione con Cartoceto (9000 abitanti) , avrebbe comunque la possibilità di eleggere propri rappresentanti nel Consiglio a diretta tutela del proprio territorio. Ciò non potrebbe avvenire in alcun modo in una competizione elettorale nell’ambito di un Comune di quasi 100.000 abitanti come quello di Pesaro. La ipotizzata nomina del Sindaco di Pesaro di un assessore (di suo gradimento) residente nella frazione di Mombaroccio è una presa in giro e rasenta l’offesa alla intelligenza di noi mombaroccesi.
Terzo. Informare adeguatamente i residenti ma anche gli ex mombaroccesi che, per varie ragioni hanno dovuto trasferirsi dal loro amato comune ma che gli sono rimasti per sempre affezionati. Noi cercheremo di farlo con i modesti mezzi a nostra disposizione. La insidiosa strategia del Sindaco di Mombaroccio che tenta di convincere i cittadini a barattare l’autonomia del proprio Comune con pochi denari per sistemare il campo sportivo, un palazzo, una scuola, etc. è una vera polpetta avvelenata. Invitiamo i rappresentanti dei partiti, della Pro Loco, delle Associazioni dei Comitati, ecc. a fare quanto in loro potere per smascherare questa subdola proposta che prevede qualche vantaggio per gli attuali residenti di cui si cerca di acquisire il consenso a danno delle generazioni future, dei nostri figli e dei nostri nipoti che , con il passare degli anni, si troveranno a vivere in un anonimo, periferico quartiere di Pesaro senza più un nome , un’anima e quella identità che aveva Mombaroccio comune. La svendita di Mombaroccio a Pesaro sarebbe, dunque, un atto di vigliaccheria!
Faremo seguito a queste prime considerazioni con un nuovo comunicato per illustrare i vantaggi economici che Mombaroccio potrebbe ottenere anche con l’eventuale fusione con un altro Comune senza essere cannibalizzato da Pesaro.
Quarto. Pretendere chiarezza di comportamenti da parte di tutti. NO ai doppiogiochisti! NO a chi dovesse dire un cosa a Pesaro ed una a Mombaroccio! NO a chi facesse calcoli personali magari immaginando di poter essere domani l’assessore nominato dal Sindaco di Pesaro!
Non è tempo di furbizie ma di trasparenza e lealtà!”.
Emanuele Petrucci
Gruppo Consigliare di Mombaroccio
“ Un Comune da Condividere”