PESARO – “Un abbonamento per il bus per uno studente che da Pergola si reca a studiare a Fano avrà un rincaro di ben 60 euro, passando da 630 a 688 euro annui. Uno studente che da Urbino ha scelto di studiare a Pesaro vedrà passare l’abbonamento da 595 a 653 euro”. Sull’aumento delle tariffe del trasporto pubblico regionale, a pochi giorni dall’inizio della scuola, interviene Antonio Baldelli esponente di Fratelli d’Italia. “La Provincia tutta e in particolar modo l’entroterra continua a essere vessato da una classe politica lontana anni luce dalle esigenze reali dei cittadini. Ultimo esempio, l’aumento, da parte della giunta regionale a targa Pd, delle tariffe del trasporto locale. E non si tratta di un aumento di qualche centesimo ma di una vera stangata che ricadrà pesantemente sulle famiglie della nostra provincia, soprattutto su quelle che abitano nelle aree interne. È inutile sottolineare che l’aumento, in un momento di crisi economica per l’economia e per tante famiglie, colpirà anche il diritto allo studio di molti ragazzi. Gli studenti e le loro famiglie ringraziano Ceriscioli e compagni”. Baldelli fa poi una riflessione sulle scelte regionali in tema di trasporto. “L’aumento è stato infatti giustificato dalla giunta regionale adducendo la scusa che la Regione non avrebbe raggiunto un ricavo di almeno il 35% dal trasporto pubblico e dunque avrebbe rischiato la diminuzione dei conferimenti di circa 10 milioni d’euro. Ma – osserva Baldelli – se le scelte sul trasporto pubblico locale fossero state diverse oggi non ci sarebbe stata questa emergenza. Quel ricavo del 35% si sarebbe raggiunto con un trasporto vicino alle vere esigenze di mobilità dell’utenza. Da anni si chiede alla Regione l’integrazione tra autolinee e ferrovia ma gli amministratori regionali non hanno ascoltato ed anzi hanno lasciato che le nostre ferrovie divenissero rami secchi. Integrando bus e ferrovia si sarebbe invece offerto un servizio completo e i marchigiani avrebbero sempre più ricorso ai trasporti pubblici. Si porta ad esempio il progetto d’unificazione della linea ferroviaria Civitanova-Macerata-Fabriano-Pergola. Il progetto che esiste ma è stato dimenticato in un cassetto degli uffici regionali, avrebbe un costo vicino allo zero e con esso si avrebbe il primo ramo di metropolitana di superficie. Un incredibile strumento utile per pendolari, studenti ma anche per il rilancio del turismo e dell’economia delle aree interne. Altrettanto importante per la mobilità provinciale e per gli studenti sarebbe la riattivazione della linea ferroviaria Fano-Urbino”.