Luzi, (SU): “Il Carnevale ha un senso se viene celebrato nella sua stagione”

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FANO – “Polemiche strumentali e inutili stanno attraversando questa calda estate, polemiche che inutilmente rimbalzano giorno dopo giorno. Ma cosa si chiede a questa amministrazione? Probabilmente di rimanere uguale a quella precedente cosicché nulla cambi e tutto si ripeta in uno schema già predisposto da altri e colmo di retorica.
Personalmente, e ribadisco personalmente, non ho mai amato la Fano dei Cesari. Già qualche anno fa avevo riflettuto su alcune criticità della manifestazione: sul grande consumo di alcool, sul tanto denaro speso, sull’inquinamento acustico ed ambientale …. ed il peggio arrivava con il fiore all’occhiello della manifestazione: la corsa delle bighe che comportava ricoprire tutto l’anello del Pincio con grandi quantitativi di sabbia. Chi vive lì vicino si sentiva agli arresti domiciliari per circa quindici giorni, in mezzo ad una grande confusione, con le vie chiuse, la raccolta dei rifiuti fatta con grande difficoltà; molto spesso tutte le attività di preparazione venivano svolte quando ancora non si era fatta l’alba e quindi chiasso, urla, polvere.
Finita la festa (se così la si può chiamare) rimanevano i segni dello sballo e il degrado di quella parte della città. Poi per altri giorni si doveva sopportare tutto il circo che si smontava …Mi piacerebbe tanto invitare i cittadini ad una profonda riflessione su tutto ciò e su come trovare insieme altri modi di condivisione, di festa, di gioia.
E del Carnevale estivo che dire? Il Carnevale ha un senso se viene celebrato nella sua stagione altrimenti perde il suo vero significato.
Non sarebbe meglio dare più valore a quello invernale, per il quale Fano è la città del Carnevale? Occorrerebbero nuove idee, iniziative correlate qualificate, momenti di approfondimento culturale che accompagnino i momenti di svago, si dovrebbe riprendere lo spirito che aveva accompagnato l’edizione di Dario Fo quando del nostro carnevale parlava anche la stampa nazionale. Si tratterebbe di ridare ad una manifestazione dalla grande tradizione storica quel lustro che da qualche anno è andato perso, per richiamare un pubblico che vada oltre i confini della nostra provincia.
La cultura in una città come Fano non sta solo in quanta parte delle sue risorse vengono destinate alle attività culturali ma sta soprattutto nella tensione costante verso l’eccellenza e verso la qualità che una amministrazione onesta e competente necessariamente auspica per tutti i membri della sua comunità.
Fare cultura in una città è cogliere lo spirito della città, è accogliere le idee e trovare la giusta sintesi; è lavorare perché ogni cittadino e cittadina si senta partecipe, trovi uno spazio dove ritrovarsi, vivere i suoi momenti di svago, di approfondimento, di relax e di divertimento.
Per fare tutto questo è necessario creare un’atmosfera culturale estesa ma elevata, fatta di eventi di pregio, capaci di creare un humus culturale che ridia un senso alla comunità. L’estate è il periodo in cui di più si vive all’esterno, in cui le persone più facilmente si spostano e si incontrano; in questa estate fanese si può andare al cinema all’aperto o agli spettacoli della corte Sant’Arcangelo, si possono passare le serate alla Mediateca per gli incontri con i libri, o partecipare alle iniziative al Bastione Sangallo
appena riaperto o alla Rocca Malatestiana, ci si può far travolgere dal Fano Jazz, o partecipare alle tante feste di quartiere, non dimenticando tutto quello che offre la zona del mare.
Dobbiamo sognare una comunità che ama scrivere, leggere, suonare, recitare, danzare …., che vuole arricchirsi attraverso collaborazioni, contaminazioni e impulsi che vengono dall’esterno grazie a concerti, mostre, conferenze … insomma confronti che aprano gli orizzonti.
Certo la città ideale è un’utopia, ma è l’utopia che ci fa tendere sempre al meglio”.

Carla Luzi – Consigliera di Sinistra Unita

Carla Luzi

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