FANO – “Chissà se il Sindaco Seri, durante la passeggiata serale per inaugurare il nuovo impianto di illuminazione, si è reso conto dello stato di degrado della pista ciclabile nel tratto Fano – Gimarra. Segnaletica orizzontale quasi ovunque cancellata, anche nei punti in cui il transito ciclabile si interseca con quello di motorini e auto, panchine semidistrutte o in cattivo stato di manutenzione, alberi mai piantumati nelle sei aiuole realizzate nelle due aree di sosta.
A tal proposito nel marzo scorso l’associazione la Lupus in Fabula si è offerta di mettere a dimora, a proprie spese, 6 alberi di alto fusto, di specie adatta, per grandezza e caratteristiche, per vivere a ridosso del mare. La risposta degli uffici è stata negativa con motivazioni assurde: lo spazio, la composizione, la profondità del suolo, e la distanza dalla ferrovia, secondo i tecnici comunali non permetterebbero la piantumazione di alberi di prima grandezza; i costi gestionali non sarebbero sostenibili.
A questo punto alcune domande sono obbligatorie:
• Il tecnico (dirigente della Provincia) si è forse sbagliato a realizzare le 6 aiuole nelle due aree di sosta per biciclette?
• I tamerici che distano due metri dalla ferrovia, sviluppandosi in altezza come le piante che si vorrebbe mettere nelle aiuole ben più lontane, verranno abbattuti?
• Il Comune di Fano non spenderà più un centesimo per sostituire alberi secchi o malati o per realizzare nuovi impianti visto che ciò comporterebbe dei costi di gestione?
La Lupus voleva offrire all’Amministrazione comunale un servizio, sostituendosi in parte a quelle che sono le sue competenze, con il solo scopo di rendere più piacevole la pista ciclabile.
Se questo non è possibile per l’incomprensibile rigidità di certi tecnici comunali e l’ente locale non farà nulla per risolvere la situazione di degrado denunciata, a perderci saranno solo i cittadini”.
LA LUPUS IN FABULA
Claudio Orazi