FANO – “Come Fano Jazz Network, che gestisce tramite convenzione il Festival Internazionale Fano Jazz By The Sea, desideriamo fare qualche considerazione in merito ad alcuni articoli comparsi sulla stampa locale dove si fa esplicito riferimento al contributo che l’Amministrazione Fanese ha messo a disposizione per la realizzazione della manifestazione 2015.
In questi ventitré anni di ininterrotta attività il festival si è meritato sul campo l’apprezzamento ed il sostegno di tutte le amministrazioni che si sono succedute, nonché di tutta la cittadinanza fanese che ha sempre mostrato gradimento e soddisfazione per una manifestazione capace negli anni di radicarsi così a fondo nel tessuto sociale economico e culturale del territorio.
Tutti indistintamente ne hanno apprezzato l’alto valore progettuale, in grado di rappresentare ai massimi livelli la qualità dell’offerta culturale/ turistica fanese.
Negli anni ci siamo sempre sentiti dire che il festival per le sue caratteristiche, per i risultati ottenuti, non solo andava mantenuto, ma possibilmente fatto crescere per sviluppare quelle potenzialità ancora inespresse insite nel progetto.
E’ bene ricordare che il contributo assegnato nel 2004 ( anno della prima convenzione con Fano Jazz ) era di 100.000 euro, negli anni poi per esigenze di bilancio la somma destinata è stata decurtata fino ad arrivare nel 2014 a 70.000 euro.
Mai ci siamo permessi di polemizzare sulle scelte fatte, anzi il nostro compito è stato sempre quello di mettere a frutto il contributo concesso impegnandoci a trovare risorse per raddoppiare il bilancio complessivo del Festival, al fine di mantenere alta la proposta culturale ed il profilo di un festival di portata internazionale ; e così è stato sempre fatto.
Sono state messe in campo strategiche relazioni come Marche Jazz Network riconosciuta dalla Regione Marche come rete di primario interesse regionale, con l’Associazione I-Jazz interlocutore privilegiato del ministero dei Beni culturali per il settore della Musica creativa contemporanea, con Europe Jazz Network, la più importante associazione dei maggiori festival Europei.
Tutte relazioni costruite nel tempo che offrono indubbi vantaggi gestionali nel processo dell’industria culturale, sempre più competitiva.
Il contributo assegnato per quest’anno è stato quindi un ripristino, concesso sulla scorta di valutazioni oggettive fatte sul progetto presentato a suo tempo all’attuale Amministrazione e sottoposto prima delle passate elezioni a tutte le forze politiche della città che hanno avuto modo di valutarne la portata.
Le valutazioni oggettive riguardano per esempio il fatto che le massime istituzioni, Regione Marche e Ministero Dei Beni Culturali MIBACT, hanno riconosciuto al Festival per il 2014 un contributo complessivo pari a 32.000 euro: un risultato eccellente, se si pensa quanto sia difficile, in particolare in questo momento congiunturale, ottenere risorse Regionali e Ministeriali e sul fatto che nessun’altra manifestazione o soggetto Fanese abbia ottenuto un tale risultato. Il raggiungimento di questo obbiettivo di per sé unico, potrà essere raddoppiato, e pensiamo triplicato per i prossimi tre anni, proprio in virtù della bontà del progetto e dell’importante investimento che l’attuale Amministrazione con lungimiranza ha voluto mettere in campo.
Fano Jazz By The Sea rappresenta un momento fondamentale per la formazione e la crescita culturale della collettività, con significative ricadute economiche nel versante del turismo culturale, rappresentando un’opportunità di lavoro per una miriade di operatori dei vari settori produttivi.
Per lo sviluppo del settore turistico da quest’anno si è attivata una Partnership con Esatour Opera & Music Travel, uno dei più importanti Tour Operator attivi nella promozione dei maggiori Festival Italiani ed Europei che non mancherà negli anni a venire di contribuire ad aumentare le presenze da fuori regione che attualmente si aggirano intorno al 20% del pubblico.
Quanto poi il festival abbia contribuito a promuovere l’immagine della Città di Fano lo si può ben evincere dalle nutrite e corpose rassegne stampa che hanno sempre accompagnato le varie edizioni del festival. In particolare segnaliamo con soddisfazione l’articolo apparso sulla più prestigiosa testata Londinese The Sunday Times dove Fano Jazz By The Sea veniva indicato fra i dieci festival Europei da frequentare, con dovizia di particolari su dove alloggiare e sulle eccellenze gastronomiche del territorio.
Se si fanno parlare i numeri, ecco in sintesi quelli dell’edizione di quest’anno che si presenta particolarmente impegnativa :
Progetto Artistico di assoluto valore Internazionale, con un bilancio complessivo di 200.000 euro.
Nove giorni di Festival, diciotto concerti, trenta ore di musica, novantuno musicisti provenienti da ogni parte del mondo, diciotto concerti-aperitivo nei locali del centro storico e del lungomare in collaborazione con gli operatori del settore.
Quattro location : Anfiteatro Rastatt , Corte Sant’Arcangelo , La Golena del Furlo, il Caicco.
Numerose e qualificate le attività collaterali : Film, documentari mostre, attività didattiche, degustazioni.
Importanti collaborazioni con: Università degli Studi di Urbino “ Carlo BO per un Concorso di idee e creatività innovatività rivolto agli studenti dei corsi di Laurea in Scienze della Comunicazione per la progettazione e realizzazione di una campagna di comunicazione per la promozione del Festival; Liceo Artistico Apolloni per la realizzazione di scenografie; Liceo musicale Marconi; Associazione Musica Libera; Associazione Centro Itaca; Associazione MIDJ che riunisce tutti i musicisti italiani di jazz.
Un festival, quello di quest’anno, che per gli standard Europei, secondo l’Agenzia Acorn, ha un valore che può stimarsi tra i 350 e 400 mila euro.
Di tutto questo impegnativo lavoro si vedono già i primi risultati, il Festival viene infatti segnalato da più parti come uno dei quattro maggiori festival jazz italiani (con budget nettamente superiori ) e uno dei due festival più importanti della regione Marche, insieme al “Rossini Opera Festival” di Pesaro.
Per un festival come il Jamboree ci risulta che il Comune di Senigallia stanzia circa 280.000 euro, per Musicultura il Comune di Macerata stanzia 270.000 euro, senza peraltro avere le proprietà dei marchi. Perché mai la terza città delle Marche non può stanziare 100.000 euro per un festival Internazionale con 23 anni di onorata anzianità, per giunta unica manifestazione di proprietà dell’Amministrazione?”.
Segreteria
Fano Jazz Network