Scoperti 33 ‘evasori totali’ e 7 imprenditori cinesi che non pagavano le imposte – VIDEO

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PESARO – Nella caserma di via Gagarin, sede del Comando Provinciale di Pesaro, si è svolta una cerimonia a carattere interno in occasione del 241° anniversario della fondazione della Guardia di Finanza.
All’evento hanno partecipato i militari in servizio presso il Comando Provinciale di Pesaro – Urbino e Reparti dipendenti nonché una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia – Sezioni di Pesaro e Fano. Dopo la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica e dell’ordine del giorno del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Saverio Capolupo, il Comandante Provinciale, Col. t. ST Antonino Raimondo, commentando l’importanza del delicato compito svolto a tutela della collettività, ha rivolto un sincero ringraziamento per l’impegno e la professionalità che caratterizza i Finanzieri pesaresi.
L’occasione si presta per stilare un bilancio dei risultati conseguiti dalla Fiamme Gialle pesaresi da gennaio a maggio del 2015: si segnalano, di seguito, i risultati conseguiti nei diversi settori operativi. Tra gli obiettivi prioritari della missione di Polizia Economica e Finanziaria della Guardia di Finanza, il contrasto all’evasione fiscale e all’economia sommersa assume particolare rilevanza, in quanto il fenomeno danneggia non solo il bilancio nazionale, regionale e degli Enti locali sottraendo risorse da destinare ai servizi pubblici, ma genera anche distorsioni di mercato a danno di quelle imprese che, rispettando le regole, subiscono la concorrenza sleale di chi, ponendosi al di fuori della legalità, sovverte l’etica e le regole della libera concorrenza.
In tale ambito, nella provincia di Pesaro nei primi cinque mesi dell’anno, la Guardia di Finanza ha eseguito i seguenti interventi:

 n. 269 tra verifiche e controlli. Nell’ambito delle predette attività sono stati:
 denunciati all’Autorità Giudiziaria n. 74 soggetti per violazioni penali di
carattere fiscale;
 scoperti n. 33 “evasori totali” (soggetti completamente sconosciuti al Fisco e/o
che non hanno ottemperato agli obblighi di presentazione della dichiarazione
annuale);
 individuati n. 8 datori di lavoro che hanno utilizzato complessivamente n. 20
“lavoratori in nero” (di cui 1 extracomunitario) e n. 9 “lavoratori irregolari”;
 sono stati sottoposti a sequestro penale per equivalente, connesso a reati
fiscali, beni per circa 5 milioni di euro;
 n. 1.788 controlli strumentali:
 n. 1.137 controlli in tema di scontrini e ricevute fiscali di cui irregolari n. 166
(con una incidenza del 14,6%);
 n. 651 controlli su strada che consentono il monitoraggio dei movimenti delle
merci sul territorio a contrasto di traffici in evasione.
Fra le attività a contrasto dell’economia sommersa, si segnalano gli interventi tesi a reprimere l’illecita penetrazione di aziende straniere nel tessuto economico fanese, urbinate e pesarese. Solo nei primi 5 mesi dell’anno, sono stati conclusi n. 7 verifiche e controlli fiscali nei confronti di altrettanti imprenditori, tutti di etnia cinese, operanti nel settore manifatturiero dell’abbigliamento, nei confronti dei quali sono state constatate diffuse violazioni di carattere fiscale (in prevalenza il mancato versamento di imposte ) e penale (con il deferimento all’Autorità Giudiziaria di 5 soggetti per i reati fiscali di omessa dichiarazione e occultamento/distruzione di documentazione contabile). Fra i soggetti controllati, n. 4 sono risultati completamente sconosciuti al Fisco (non avendo mai presentato alcuna dichiarazione fiscale), mentre gli altri, pur avendo assolto agli obblighi dichiarativi, non hanno versato le imposte dovute o hanno dichiarato componenti positivi in misura inferiore. Le operazioni ispettive hanno permesso, inoltre, di individuare n. 2 lavoratori “in nero” (sono stati identificati, in sede di accesso, più di 80 lavoratori dipendenti, quasi tutti di etnia cinese), di cui uno senza permesso di soggiorno (per il quale è scattato il provvedimento di espulsione) e di sequestrare un locale aziendale a Fossombrone (PU) per gravi violazioni alle norme antinfortunistiche sui posti di lavoro.
In materia di tutela della spesa pubblica, l’attività delle fiamme gialle pesaresi è stata orientata alla repressione dei più gravi episodi di frode e cattiva gestione delle uscite dai bilanci nazionali e comunitari, nonché al contrasto di più diffusi fenomeni illeciti che attengono all’accesso a forme di agevolazione previdenziali ed assistenziali indirizzate a sostegno delle “fasce più deboli”.
Gli interventi nello specifico settore hanno permesso di denunciare all’A.G.:

 nr. 1 soggetto per il reato di truffa aggravata per aver incamerato, indebitamente,
un contributo comunitario per un importo di oltre 240 mila euro;
 n. 7 soggetti per aver indebitamente percepito e/o richiesto pensioni, assegni
sociali, prestazioni a sostegno del reddito e riservate a persone in condizioni di
invalidità per € 57.123,00;
 n. 13 soggetti all’A.G. per aver indebitamente fruito di agevolazioni e/o esenzioni
dal ticket sanitario per € 2.868,00.
Inoltre, nello specifico segmento, le Fiamme Gialle pesaresi hanno operato anche a
contrasto dei reati contro la Pubblica amministrazione caratterizzati dalle condotte
illecite di amministratori, funzionari ed impiegati pubblici infedeli: in tale comparto
sono stati deferiti all’A.G. n. 3 soggetti, di cui n. 1 per il reato di concussione e n. 2
per corruzione.
Si registra, poi, una intensificazione della vigilanza sul corretto utilizzo dei prodotti petroliferi soggetti ad accisa e, in tale contesto, anche sulla corretta applicazione della disciplina dei prezzi praticati sui carburanti. Gli interventi eseguiti sono stati 5 con l’accertamento di 4 violazioni amministrative elevate nei confronti di altrettanti distributori di carburante nei cui confronti sono stati accertate deficienze di prodotti petroliferi rispetto ai dati contabili. Nel quadro della più ampia azione a contrasto della criminalità, anche organizzata, la Guardia di Finanza di Pesaro ha effettuato 8 accertamenti patrimoniali finalizzati a ricostruire ed aggredire ogni forma di ricchezza illecita con riferimento ad ogni tipo di contesto delinquenziali.
Al riguardo, si segnala come, nel corso del 2015, sono stati definitivamente confiscati beni per oltre 14 milioni di euro ad un sodalizio criminoso dedito all’estorsione, clonazione e alla ricettazione di carte di credito. In particolare, gli accertamenti patrimoniali effettuati dalle fiamme gialle pesaresi, a conclusione delle relative indagini, hanno permesso di evidenziare che i componenti della predetta associazione per delinquere detenevano un tenore di vita elevato non riscontrato nelle relative dichiarazione dei redditi. L’ingente patrimonio in eccesso, ritenuto provento delle attività illecite perpetrate, veniva dapprima sottoposto a sequestro e, quindi, definitivamente confiscato ai sensi dell’art. 12 sexies del D.L. 306/1992.
Sono stati, inoltre, condotti specifici interventi finalizzati alla ricerca ed al contrasto dei fenomeni di abusivismo e di illegalità che interessano il mercato dei giochi e
delle scommesse. L’attività si è sviluppata con l’esecuzione di nr. 2 controlli di natura amministrativa, svolti in forma autonoma o in maniera congiunta nel più ampio quadro di “piani coordinati di intervento” eseguiti in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. L’attività si è conclusa con la constatazione di una violazione nei confronti di un gestore di un bar che deteneva apparecchi e congegni da intrattenimento e svago sprovvisti del previsto nulla osta di distribuzione.

Sempre nel comparto delle attività a tutela dei diritti di monopolio, si segnala il sequestro di oltre 500 kg di sigarette di contrabbando recanti il marchio “Jim”, in un capannone nella periferia di Fano. L’intero carico, una volta immesso nel commercio illegale al dettaglio, avrebbe fruttato oltre 320 mila euro. Sequestrati il deposito e l’autocarro utilizzato per il trasporto di tali tabacchi; denunciati nr. 2 soggetti per il reato di contrabbando. L’attività investigativa a tutela del mercato dei capitali, finalizzata alla ricerca e alla repressione di tutti i fenomeni illeciti (riciclaggio, usura, trasferimento fraudolento dei valori) in grado di inquinare i circuirti legali dell’economia e di alterare le condizioni di concorrenza, ha permesso di deferire all’Autorità Giudiziaria:
 n. 3 soggetti per il reato di riciclaggio;
 n. 14 soggetti per reati fallimentari, di cui n. 6 tratti in arresto;
 n. 4 soggetti per reati bancari e finanziari.
Sono state, inoltre, intensificate le attività ispettive nei confronti dei soggetti sottoposti
agli obblighi antiriciclaggio dalla normativa di settore: in tale comparto operativo, i
Reparti del Comando Provinciale di Pesaro, per delega del Nucleo Speciale di Polizia
Valutaria, hanno ricevuto nell’anno n. 49 segnalazioni di operazioni “sospette” e
ne hanno sviluppate, complessivamente, n. 62.
In materia di falso nummario, sono state segnalate alla Procura della Repubblica n. 261 banconote false, per un valore facciale di euro 11.935,00, per la maggior parte del taglio di 20 euro (49%), seguito da quello di 50 euro (27%) e da quello di 100 euro (22%).
In materia di tutela dei diritti di proprietà, dei consumatori del made in Italy, i finanzieri del Comando Provinciale di Pesaro hanno effettuato un’incisiva attività che ha condotto al sequestro di circa 1.331 pezzi recanti marchi contraffatti o non conformi alle norme di sicurezza (per la maggior parte prodotti d’elettronica, capi d’abbigliamento e giocattoli) e la denuncia all’A.G. di n. 9 soggetti.
Il contrasto al fenomeno della contraffazione e della vendita di prodotti insicuri è fra le priorità operative del Corpo. L’ “industria del falso” è infatti strettamente connessa alle attività delle più importanti organizzazioni criminali che gestiscono le reti dell’immigrazione clandestina e dello sfruttamento del lavoro nero e irregolare, inquinando il mercato e sottraendo alla collettività importanti risorse tramite l’evasione fiscale, contributiva ed il riciclaggio di capitali illeciti.
Il contrasto agli stupefacenti ha portato alla denuncia di n. 3 soggetti e alla segnalazione di n. 11 soggetti all’Autorità amministrativa.

Considerevole l’attività di polizia giudiziaria svolta nei primi 5 mesi dell’anno: nei vari comparti, sono 111 le deleghe dell’A.G. ordinaria concluse (di cui n. 29 in materia tributaria) e 3 le deleghe dell’A.G. contabile. Ai fini penali sono stati sottoposti a sequestro per equivalente beni per oltre 10,5 milioni di euro. Notevole è stato, inoltre, l’impegno profuso nello svolgimento di servizi a tutela e controllo del territorio, con l’impiego di 600 pattuglie che hanno operato in connessione con il “117 – Servizio di pubblica utilità” e fornito il concorso alle altre Forze di Polizia nel controllo del territorio. Nello specifico, sono pervenute n. 134 chiamate di cittadini, che hanno consentito l’individuazione e la repressione di diversi illeciti finanziari ed amministrativi.


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