Talè: “Occorre migliorare la sanità e la viabilità dell’entroterra provinciale”

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MONDAVIO – “Diritto alla salute non sufficientemente tutelato e viabilità da terzo mondo. Insieme alla crisi del lavoro, sono le vere emergenze del nostro territorio, dall’Appennino fino alla costa. Emergenze, giorno dopo giorno, sempre più gravi e per le quali occorrono risposte finalmente efficaci da parte della Regione”. Federico Talè, sindaco di Mondavio, candidato consigliere regionale nelle fila del Pd, ha le idee chiare sui temi più delicati dell’entroterra provinciale: “E’ inaccettabile che ancora non esista una postazione di 118 medicalizzata h24 per i quattro comuni dell’Unione Roveresca (Barchi, Orciano, Piagge e San Giorgio di Pesaro) e che non ce ne sia una anche a Calcinelli di Saltara. Ed è inaccettabile che non ci sia e non ci sia stata una salvaguardia reale delle strutture sanitarie già esistenti; vale a dire gli ospedali di Fossombrone, Cagli e Pergola, che negli ultimi anni, sotto varie forme, hanno tutti subìto un ridimensionamento preoccupante, anche laddove, vedi il nosocomio della Città dei Bronzi, il Piano Sanitario Regionale prevedeva un mantenimento integrale delle funzioni. E’ evidente che qualcosa non ha funzionato come doveva e, siccome, di mezzo ci sono le persone e il loro diritto a ricevere cure adeguate, è indispensabile cambiare rotta”. “Se poi parliamo di viabilità – prosegue Talè – una cosa è certa: i territori del versante cesanesne, del Metauro e anche del Foglia, sono ostaggi di una rete stradale vergognosa, tale da mettere sempre più a rischio la sicurezza di chi la percorre e da pregiudicare la possibilità di soccorsi tempestivi in caso di situazioni che richiedano l’intervento di forze dell’ordine, vigili del fuoco e mezzi del 118. Da Pergola a Cagli, proseguendo verso nord e muovendosi poi in direzione mare, è un disastro ovunque, con crateri, frane, dissesti pazzeschi. Non possiamo più perdere un attimo. La Regione deve trovare il modo di fronteggiare con stanziamenti straordinari questo enorme problema che, tra l’atro, vanifica tutto quello che di buono cerchiamo di fare in ambito turistico. A cosa serve dare visibilità alle nostre ricchezze architettoniche, artistiche, enogastronomiche ed ambientali, se i turisti, quando arrivano, rabbrividiscono per le strade?”

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