FANO – Gli anglofoni parlerebbero di “sold out” ed “overbooking”. Noi italiani possiamo più semplicemente affermare che la cena elettorale di Renato Claudio Minardi, a cui ha partecipato Luca Ceriscioli, è stata un successone. Lo testimoniano le 280 persone che hanno riempito mercoledì sera i locali del ristorante-pizzeria “Da Fiore”, con gli organizzatori costretti – loro malgrado – a respingere per mancanza di posti una quarantina di democratici che avrebbero voluto partecipare alla serata nel locale fanese di via Roma. E dire che era la grande notte di Real Madrid-Juventus.
A sostenere la candidatura del candidato in Consiglio Regionale Renato Claudio Minardi, oltre all’aspirante governatore Luca Ceriscioli, anche Massimo Seri, il sindaco di Fano, che non è voluto mancare nonostante la sbandierata fede calcistica bianconera. “Ma il momento è troppo importante – ha detto il primo cittadino – Nell’ultima legislatura abbiamo avuto ad Ancona quattro consiglieri fanesi di centrodestra che non hanno fatto per uno. Più che di quello che si dice in campagna elettorale io mi fido delle persone, e le storie di Renato e di Luca parlano da sole. Minardi e Ceriscioli sono sinonimo di serietà e coerenza”.
Minardi, prima di girare tra i tavoli a parlare con amici, simpatizzanti e sostenitori, nel ribadire uno che sta fra la gente e non chiuso nel palazzo, ha parlato della necessità assoluta di avere un esponente fanese in Regione: “E’ troppo importante che al tavolo delle decisioni ci sia un rappresentante della maggioranza del nostro territorio: se non ci sei, sono gli altri a decidere anche per te. Bisogna intercettare una parte consistente dei 1.200 milioni di euro di fondi che la Regione avrà a disposizione dall’Europa, affinché questa comunità abbia ciò che le spetta”.
Turismo, agricoltura, lavoro, sviluppo ed economia. Sono solo alcuni dei punti programmatici toccati dal candidato consigliere del Pd al Consiglio regionale, che poi ha fatto una promessa: “Se il 31 maggio sarò eletto, il 1° giugno non perderò tempo a festeggiare ma inizierò a lavorare per Fano e tutta la comunità provinciale. Faccio politica con grande passione al servizio del prossimo: il mio telefono è acceso 24 ore al giorno per 365 giorni l’anno, Natale, Capodanno e Pasqua compresi”.
Doveroso l’accenno di Minardi alla partecipazione di massa alla sua cena elettorale: “Facciamoci un applauso. Nel Paese si percepisce un crescente sentimento di antipolitica, ma per uno che non si comporta bene ce ne sono 999 come voi, persone che lavorano come volontari in silenzio per la comunità spinti esclusivamente dalla passione”.
Parole condivise da Stefano Marchegiani, segretario del Pd di Fano, e da Luca Ceriscioli, il candidato alla presidenza della Regione Marche per il centrosinistra: “E’ bellissimo vedere il Partito democratico fanese ritrovarsi in questo modo, unito e compatto per raggiungere un obiettivo comune. Non si tratta di fare favoritismi, ma Fano, la terza città delle Marche per numero di abitanti, e il suo hinterland meritano la giusta attenzione. Con Renato in Regione faremo grandi cose per voi”. In sala scatta un boato, secondo solo a quello scaturito al gol di Morata, da 300 democratici che hanno comunque anteposto la passione politica a quella calcistica.