Sandroni (FdI-AN ): “Il business del profugo”

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FANO – “Con il loro comportamento il titolare dell’Hotel Plaza di Fano, e l’associazione, Incontri per la democrazia, che gestisce anche la parte economica e logistica dei clandestini sono la causa della protesta in scenata sabato mattina a Fano da parte degli ospito stessi dell’albergo, per motivi molto meno che filantropici ma solo economici tra i due attori Hotel e Associazione che ha in appalto la fornitura di vitto e alloggio.
Gravissimo a mio avviso le dichiarazioni di un operatore del gruppo dei profughi Riccardo Corsi il quale ha giudicato l’azione di protesta opportuna, certo al Sig.Corsi poco interessa se per una questione tra due soggetti privati sia solo la collettività a subirne le spese.
Accade lo stesso in piu parti d’Italia più o meno pacificamente e siamo solo all’inizio.
La collettività , noi, tu, io, sopportiamo i costi di questo nuovo business incentrato sui cosiddetti profughi che di profugo solo una loro minima percentuale hanno, come status di diritto, a vantaggio di associazioni, cooperative, strutture ricettive a volte anche improvvisate che hanno fatto dell’accoglienza un lucroso business, ovviamente a nostre spese.
A pagare il conto economico sono tutti i cittadini ITALIANI nello specifico per i Fanesi anche il conto del disagio provocato dalla loro protesta bloccando la strada con relativo intervento delle forze dell’ordine per riportare la situazione alla normalità.
Queste persone non riusciranno ad integrarsi nel tessuto sociale per tanti ed ovvi motivi.
Avremmo alla fine sostenuto enormi spese, per offrire una falsa speranza a queste persone, ingenerando in loro un diritto di rivendicare una assistenza che non può durare per sempre. 
Se dobbiamo rimandarli a casa loro tanto vale riportarli via subito.
Ma di questo la sinistra non ne vuol sentire ragioni, e noi saremo sempre pronti a ricordarglielo”.

Fratelli d’Italia-AN Portavoce Fano
Alessandro Sandroni

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