MAROTTA – Dopo la vittoria del referendum, il Comitato pro Marotta Unita replica alle illazioni del dopo voto pubblicate sulla stampa. Si consiglia una lezione di democrazia al Coordinamento Fanounita perché prendere atto, ma non riconoscere il risultato uscito dalle urne del referendum del 9 marzo non è corretto. Si è trattato di una consultazione indetta dalla Regione Marche dopo due ricorsi al T.A.R. del Comune di Fano, uno dei quali parzialmente accolto dal Tribunale Amministrativo che ha allargato la platea di elettori a Torrette, Pontessasso e parte di Marotta di Mondolfo. Si ricorda che quando il comitato Pro Marotta Unita raccolse le firme, la richiesta era di indire un referendum che coinvolgesse solo Marotta di Fano, cioè la parte di cittadini interessati allo spostamento.
Siamo esterrefatti per l’interpretazione falsa che continuano a gridare ai quattro venti il Sindaco Aguzzi e gli esponenti del Comitato per il No a proposito della loro vittoria e per la loro presunzione nell’ invitare la Regione Marche a prendere in considerazione solo i voti espressi nel Comune di Fano. Ancora una volta dimostrano la considerazione – molto bassa – dei cittadini che hanno amministrato fino ad ora, che nelle due sezioni interessate allo spostamento hanno invece espresso un’idea molto chiara votando sì e una totale mancanza di rispetto per i cittadini di Marotta di Mondolfo che domenica sono andati a votare non perché non sapessero come trascorrere la giornata, ma semplicemente perché gli è stato richiesto dalla Regione stessa che li ha ammessi al voto. Ma davvero c’è chi pensa che i consiglieri regionali che dovranno decidere in merito all’esito del referendum, valuteranno il voto di un residente di Torrette diversamente da un voto di un cittadino di Marotta di Mondolfo? Se questa convinzione serve a qualcuno per continuare a illudersi che abbiano vinto, continuino pure. Il risultato del referendum è stato netto e chiaro, la maggioranza dei cittadini al voto si è espressa con largo consenso per l’unificazione di Marotta, il 67%, ed è questo l’unico dato importante della consultazione, ciò che nessuno potrà mai confutare.
Complimenti per l’articolo. Il voto è molto chiaro, specie nelle sezioni 55 e 63, le uniche dove votavano esclusivamente i residenti nella frazione di Marotta di Fano. Dispiace che si tenti costantemente di fare disinformazione e di delegittimare il voto dei cittadini e la nostra volontà di autodeterminazione sotto un’unica amministrazione. Non sta in piedi e non funzionerà, per cui sarebbe saggio smetterla per non perdere per l’ennesima volta, dopo i ricorsi al TAR ed il referendum.