FANO – “La Commissione Europea ha approvato e finanziato il progetto presentato dal nostro Istituto, inserito nell’azione KA2-Cooperation and Innovation for good Practices del programma Erasmus+, dal titolo “Waterways – gateways of cultural development”. Scuola capofila e ispiratrice è l’Egbert Gymnasium di Münsterschwarzach – Germania, insieme alla scuola Ostersjog Gymnasium di Ystad – Svezia e al Collège du Servois di La Chappelle en Serval – Francia e all’ ITC Cesare Battisti di Fano. Ideatore e responsabile del progetto per il nostro Istituto è il prof. Aldo Tenedini.
Nel corso di questo progetto gli studenti provenienti dalle quattro Nazioni (Svezia, Francia, Germania, Italia) coadiuvati dagli insegnanti, si riuniranno nelle rispettive scuole, e poi insieme in ognuna delle sedi nazionali, per ricercare i molteplici aspetti del bene “Acqua” nel contesto della geografia, arte e cultura, come ad esempio nella musica, nella fotografia e nella letteratura. L’obiettivo principale è quello di raccogliere dati, documenti e altro materiale pertinente al tema, in maniera tale da sensibilizzare e rendere coscienti gli studenti dell’importanza di questo bene prezioso, sia dal punto di vista biologico che culturale. Per ottenere tale scopo il materiale raccolto sarà classificato e catalogato dai gruppi di lavoro, composti da un ugual numero di studenti, provenienti dai diversi Paesi, in maniera tale da facilitare la conoscenza di nuove culture, utilizzando le lingue straniere e stringendo così solidi rapporti tra i partecipanti. Il lavoro verrà monitorato e documentato in tutti i suoi aspetti, tramite contatti sia personali, che utilizzando piattaforme di comunicazione come skype, social network e e-twinning, in maniera tale che i risultati possano essere contemporaneamente messi a conoscenza di tutti e i materiali accessibili a tutti. Sono previste al termine del progetto, di durata biennale, le seguenti realizzazioni:
Creazione di una mappa delle acque delle Regioni Europee interessate
Produzione di un dizionario multilingue che dia l’idea della ricchezza dei linguaggi dei diversi Paesi quando si tratta di descrivere i fenomeni delle acque
La produzione di un libro d’arte e di un calendario, raffigurante le varie forme in cui viene rappresentata e percepita l’acqua
La raccolta di brani musicali di ogni epoca ispirati all’acqua, potrebbe condurre alla composizione di un brano musicale da parte di un gruppo di lavoro.
Le scuole partecipanti:
La scuola di La Chapelle en Serval è situata nell’area metropolitana di Parigi e offre paesaggi naturali insieme alla loro trasformazione nella cultura del giardino francese e dunque all’utilizzo di waterways.
L’Egbert Gymnasium di Münsterschwarzach è situato direttamente lungo l’importante via d’acqua formata dai fiumi Reno, Meno e Danubio che hanno assicurato il trasporto di merci in Europa e questo può essere un importante aspetto del progetto. Inoltre la buona infrastruttura dell’Abbazia benedettina, di cui fa parte la scuola, dispone di una casa editrice e stamperia, in grado di pubblicare i risultati della ricerca. La città di Fano, la Fanum Fortunae romana, si trova direttamente affacciata al mare Adriatico e sarà sicuramente anche questo aspetto, che darà un impronta originale al lavoro di ricerca, non trascurando nemmeno il marketing del turismo, che contraddistingue il nostro Istituto”.
“Ystad venne menzionata la prima volta nel 1244. Nel 1267 venne fondato un monastero francescano, Gråbrödraklostret. Nel XIV secolo la città entrò a far parte della Lega Anseatica. Nel 1658, passò dalla Danimarca alla Svezia assieme a tutta la Scania. Dal 1866 Ystad fu collegata alla ferrovia. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, divenne un porto importante per i traghetti verso la Polonia. Le maggiori attività della città sono l’artigianato e il turismo. È una delle città svedesi in cui gli edifici medievali sono meglio conservati”.
http://servois.clg.ac-amiens.fr/
http://www.egbert-gymnasium.de/quickmenue/aktuelles/
http://ostersjogymnasiet.se/ystad/
“Questo progetto, metterà dunque a confronto culture diverse e permetterà agli studenti di confrontare i diversi stili e approcci all’apprendimento e a dialogare gli uni con gli altri, in uno spirito cooperativo di integrazione europea. Ciò servirà a far sviluppare negli studenti e anche negli insegnanti, quella creatività, che insieme ed una rinnovata capacità di innovazione darà modo di dare vita a quelle “buone pratiche”che possono contribuire a migliorare la qualità della vita”.