Un tavolo di lavoro per monitorare le strade dissestate della Provincia

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PESARO – La seduta odierna del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica è stata dedicata al delicatissimo problema della sicurezza del sistema viario provinciale, il cui dissesto sta assumendo in numerosi casi proporzioni davvero preoccupanti per la pubblica e privata incolumità. L’assessore provinciale Massimo Galuzzi ha ben sottolineato le difficili condizioni economiche che impediscono allo stato attuale qualsivoglia intervento strutturale, limitando le attività di competenza ai soli interventi di minuto mantenimento, anch’essi effettuati con grandi difficoltà per carenza di risorse.

Cresce frattanto la preoccupazione dei cittadini e degli stessi amministratori locali, che in più occasioni hanno rappresentato alla stessa Provincia e al Prefetto lo stato di degrado delle strade, nonché il pericolo che le stesse spesso rappresentano, soprattutto in concomitanza con il maltempo e negli orari notturni. Si è dato atto dell’impegno, spinto al massimo livello, dall’Amministrazione Provinciale per garantire, attraverso opportune segnaletiche, rallentamenti o deviazioni, la percorribilità in sicurezza, soprattutto delle strade ad elevato scorrimento.

Tuttavia, Prefetto ed Assessore hanno concordato sulla necessità, non più prorogabile, di costituire un tavolo di lavoro con gli Amministratori locali e le Forze di Polizia per monitorare dettagliatamente la rete viaria provinciale per poi adottare nei casi più pericolosi ogni intervento che possa mettere in totale sicurezza i viaggiatori. Nel frattempo continueranno ad essere sollecitati interventi di natura economica nelle sedi competenti, attesa la necessità di garantire non solo i collegamenti in sicurezza ma anche il dovuto sostegno al sistema economico provinciale.

L’ordine e la sicurezza pubblica ad Urbania ha concluso la riunione, con la presa d’atto del Sindaco che la situazione non è deteriorata rispetto allo scorso anno e che l’incremento dei furti ( 7 in più) rispetto all’analogo periodo del 2013 è dovuto a criminalità non stanziale, peraltro già contrastata efficacemente dai Carabinieri e dalla Polizia di Stato.

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