“Facciamo il Punto”, incontro tra l’UNPLI di PU e i presidenti e referenti di Punti IAT

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CARTOCETO – “Facciamo il Punto” è il tema dell’incontro che il Comitato Provinciale delle Pro Loco (UNPLI) ha organizzato per sabato 21 febbraio a Cartoceto al quale sono chiamati a confrontarsi i presidenti e referenti di Punti IAT (Accoglienza turistica) delle Pro Loco.
La giornata, alla quale è inviato il Sindaco di Cartoceto Enrico Rossi, sarà condotta da Francesco Fragomeno e Lorenzo Bonafede del Comitato UNPLI relazioneranno il Dott. Ignazio Pucci e Roberta Magi del Servizio Turismo della Provincia di Pesaro e Urbino.
Il tema è appunto fare il punto sul turismo, di capire e confrontarsi se gli uffici IAT istituiti dalle Pro Loco sono utili al turismo, capire se si può far meglio, ma anche comunicare e confrontarsi con le istituzioni (Comuni, Provincia e Regione) se hanno compreso il valore dell’accoglienza diretta nei confronti dei turisti offerta dal volontariato delle Pro Loco.
Il Punto è anche conoscere e capire quale futuro, se si potrà creare un sistema in rete tra tutti gli attori del turismo a partire dalle attività imprenditoriali alle categorie del turismo e promuovere una fitta collaborazione e sinergia tra gli enti ed istituzioni che gestiscono musei, monumenti e parchi perché queste ricchezze, oltre all’enogastronomia, fanno il brand della provincia di Pesaro e Urbino e delle Marche.
La domanda che ci si faranno le Pro Loco, e sarà difficile rispondere, di cosa accadrà con la soppressione delle competenze in materia di turismo delle Provincie: chi saranno i nostri interlocutori sul territorio, quali cambiamenti. Se sino ad oggi le Pro Loco con gli otto Punti IAT dislocati sul territorio provinciale ( Candelara, Carpegna, Cartoceto, Fermignano, Fossombrone, San Costanzo, San Lorenzo in Campo, Serra Sant’Abbondio e Santa Maria dell’Arzilla) si sono arrabattati senza finanziamenti istituzionali e inventandosi un percorso promozionale del turismo, da domani con il passaggio delle competenze turistiche alla Regione Marche che cosa potranno ancora fare”.

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